Francesco Ascone, trentasettenne di Rizziconi, è stato condannato dal Tribunale di Palmi alla pena dell’ergastolo per l’omicidio di Remo Borgese e dei suoi due figli Antonino e Francesco avvenuto nell’agosto del 2012 in contrada Spina di Rizziconi in una piazzetta davanti alla scuola elementare.
Ascone, accompagnato dal suo legale Guido Contestabile, si costituì qualche giorno dopo presso il Commissariato di Polizia di Gioia Tauro, e lo stesso ha fornito al Procuratore di Palmi Giuseppe Creazzo la sua versione. Secondo Ascone, infatti, tutto sarebbe iniziato a causa di alcuni schiamazzi da parte di Francesco Borgese che gli avrebbero arrecato disturbo. Dopo una discussione sarebbe avvenuto un chiarimento nella piazzetta di Rizziconi, dove Ascone, secondo quanto riferito dallo stesso, sarebbe stato accolto da colpi di fucile, ai quali si è visto costretto rispondere con la sua pistola 9×21.
Il pubblico ministero Luigi Iglio, non credendo a tale versione, ha chiesto la condanna all’ergastolo di Francesco Ascone. Richiesta accolta dal Gup del Tribunale di Palmi Fulvio Accurso, il quale ha condannato l’imputato, difeso dagli avvocati Guido Contestabile e Francesco Albanese, alla reclusione a vita
I familiari delle vittime, rappresentati dall’avv. Daniela Bellocco, si sono costituiti parte civile.
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