Rosarno, a Frammenti D’Arte “Guerra d’Amore” Romanzo di Maria Teresa Cipri

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Nella splendida cornice dei giardini dell’Associazione MedmArte, per il penultimo appuntamento dei salotti letterari “Frammenti d’Arte edizione 2017”,nella serata di giovedì 29 giugno, è stato presentato il libro“Guerra d’amore” Romanzo di Maria Teresa Cipri. A introdurre l’autrice  Nicodemo Vitetta, Presidente del Club per l’Unesco di Gioiosa Jonica e grande promotore del romanzo in tutta la Calabria, il quale ha sottolineato il grande successo che l’autrice sta riscuotendo in tutta Italia grazie a questo suo ultimo lavoro. Il romanzo è stato presentato, tra l’altro, in numerose località calabresi, a Pisa, a Roma (nel Palazzo del Vicariato e nella Biblioteca Storica del MEF) e a breve approderà a Paestum, a Minori (1 luglio), nell’ambito della rassegna Costadamalfilibri e ancora a Roma nella Biblioteca Borrominiana.

Le letture a cura di Luisa Milano, sono state piacevolmente intervallate dall’accompagnamento musicale degli allievi dell’Accademia musicale Medmea diretta da Caterina Borgese. Ad esibirsi gli allievi Marika Pensabene e Gaetano Rao della classe di flauto del Maestro Antonino Barillà, e Biagio Consiglio e Andrea Cannatà della classe di fisarmonica del Maestro Salvatore Fazzari.

Nel libro l’autrice Maria Teresa Cipri, nata a Roma ma profondamente legata alla sua ‘calabresità’ – lei stessa si definisce rosarnese di nascita -, descrive in maniera viva, evocando colori e odori di quel tempo, la Rosarno della sua infanzia, paese in cui insieme al fratello trascorreva le vacanze estive assaporando quel senso di libertà, di vivere all’aria aperta che in città le era negato. Nel libro prendono forma i ricordi di quel periodo legati prevalentemente a via Gioberti, dove viveva la famiglia della Cipri e dove aveva sede la sartoria dello zio con le sue tele, i suoi manichini, i fili e i bottoni colorati.

Il libro è un omaggio alla Rosarno di un tempo, lontana da quell’immagine che oggi vogliono trasmettere i media, una Rosarno fatta di gente operosa, legata alla terra e agli affetti. Nel libro emerge su tutte la figura del padre dell’autrice, Salvatore, che, attraverso il suo amore per l’arte e per i libri che lo porteranno lontano da Rosarno ci porta alla riscoperta delle bellezze artistiche delle città italiane quali Firenze, Roma e Venezia. Nel romanzo sono raccontati numerosi aneddoti della vita del padre e sullo sfondo la Grande Guerra alla quale non potrà sottrarsi nonostante la sua profonda repulsione.

Un romanzo a più livelli, dunque, uno storico con la storia d’Italia dagli inizi del ‘900 al secondo dopoguerra, uno artistico con le figure di Dante e Michelangelo che accompagneranno il protagonista per tutto l’arco della sua vita e uno più personale con la storia familiare.

Vivace e puntuale il dibattito con il numeroso pubblico presente, che si è immedesimato nei luoghi descritti nel romanzo e ha rievocato ricordi antichi fatti di immagini e sapori oramai scomparsi.

Prossimo appuntamento dei salotti letterari, giovedì 6 luglio con la presentazione del romanzo “Il segreto delle pietre” di Caterina Sorbara.

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