Rosarno – Beni confiscati alla criminalità organizzata: al via l’avviso pubblico per
l’assegnazione gratuita a enti e associazioni del Terzo Settore.
Il Sindaco Pasquale Cutrì e l’Amministrazione Comunale annunciano l’avvio dell’istruttoria pubblica per l’assegnazione gratuita di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, destinati a enti e associazioni del Terzo Settore per finalità sociali.
Un’azione concreta che conferma il forte impegno dell’Amministrazione nel promuovere legalità, inclusione e sviluppo sostenibile sul territorio. Attraverso questo avviso, l’Ente intende valorizzare il patrimonio confiscato restituendolo alla comunità per la realizzazione di attività sociali, culturali, educative, terapeutiche, ambientali o agricole, in linea con i principi di solidarietà, sussidiarietà e partecipazione attiva dei cittadini.
Possono partecipare: organizzazioni di volontariato; associazioni di promozione sociale; cooperative sociali; fondazioni; altri enti del privato sociale operanti senza scopo di lucro.
Le proposte dovranno essere presentate entro le ore 12:00 del 22 aprile 2025, in forma cartacea e secondo le modalità dettagliate nell’avviso disponibile presso il sito istituzionale del Comune.
La selezione sarà effettuata da una Commissione giudicatrice, sulla base della qualità del progetto, dell’impatto sociale, della sostenibilità economica e della capacità gestionale del soggetto proponente.
Saranno premiate le iniziative capaci di generare valore sociale duraturo e nuove opportunità per la collettività, in particolare nei campi dell’agricoltura sociale, della cultura della legalità e del recupero di soggetti vulnerabili.
Questo avviso pubblico rappresenta un passo concreto e coraggioso nella direzione di una Rosarno più giusta, solidale e partecipata.
L’Amministrazione Comunale continua a farsi promotrice di una visione di
comunità fondata su legalità, inclusione e sviluppo culturale, offrendo strumenti
reali di riscatto sociale e rilancio territoriale.
Non si tratta solo di restituire beni alla collettività, ma di trasformare ferite del passato in opportunità di futuro,
affidando questi spazi a chi ogni giorno lavora per il bene comune. È questa la
sfida che Rosarno ha scelto di affrontare con determinazione, mettendo al
centro la persona, la cultura e la partecipazione attiva.