Rosarno- Consigliere Cusato attaccato dal giornalista Pantano che viene, condannato per diffamazione

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Riceviamo e pubblichiamo:
Ancora una sentenza di condanna nei confronti del giornalista Agostino Pantano. Il Tribunale di Palmi, con la sentenza n. 1106 del 05 dicembre 2019 ha accolto la domanda civile avanzata dal Consigliere Comunale Enzo Cusato ritenendo il post inserito su Facebook dal menzionato giornalista del tutto diffamatorio. Brevemente i fatti: in un post del 18/19 marzo 2018 il Pantano, a seguito della manifestazione tenutasi in Rosarno per la venuta del sen. Matteo Salvini, indicava che il Cusato fosse stato condannato per “armi” e che il consuocero dello stesso fosse il fratello di Giuseppe, Umberto e Carmelo Bellocco, boss di uno dei clan di ‘ndrangheta più influenti. Un modo per attaccare il Capitano. A tale inveritiera e mistificata indicazione reagiva immediatamente il Cusato che postava sul medesimo sito tutta la sua amarezza e poi instaurava giudizio civile per denunciare la diffamazione attuata dal giornalista. Il Tribunale di Palmi, con la decisione indicata, rilevava che la presunta notizia era stata attinta da un documento riservato e che, comunque, “le modalità con cui le notizie sul conto del Cusato sono state veicolate sono idonee a ledere la sua reputazione, il suo onore e il decoro della sua immagine in quanto tendono a legarlo a fatti reato di grave antigiuridicità”. Affermava, ancora, nel prosieguo la citata sentenza “E’ evidente la responsabilità del convenuto nei fatti di causa ed il pregiudizio che potrebbe derivare all’attore, che si concreta nella diminuzione o privazione del valore della persona tutelata dall’art. 2 della Costituzione Italiana. Occorre precisare anche che non ha importanza, ai fini della responsabilità civile, l’esistenza di una effettiva volontà di nuocere, perché ad integrare l’elemento soggettivo della diffamazione è sufficiente anche il dolo indiretto, nelle sue forme di dolo eventuale e alternativo”. Su tali presupposti il Tribunale condannava il Pantano alla rettifica e/o rimozione del post, oltre che al pagamento delle spese del processo quantificate complessivamente in € 1.825,00 oltre accessori di legge. Tale decisione ripristina la verità dei fatti e l’evidente azione diffamatoria messa in atto dal giornalista che assemblando delle notizie di diversa natura ha inteso ricostruire delle vicende in modo da far intendere ai lettori delle circostanze inverosimili. A seguito di tale post il Cusato ha subito un linciaggio mediatico da altre testate giornalistiche e televisive, con anche inseguimento di alcuni giornalisti sino alla propria abitazione. Momenti di grande sconforto che sono stati in parte superati grazie alla citata sentenza che ha ripristinato la verità. All’amico e consigliere comunale Enzo Cusato tutta la vicinanza e la solidarietà del gruppo della Lega che, ancora una volta, condanna le azioni gratuite di alcuni giornalisti e testate giornalistiche che utilizzano sistemi quasi barbari e incivili per cercare, in tutti i modi, di danneggiare chi è stato eletto dal popolo liberamente e ha sempre condotto una esistenza lineare e nella piena legalità.      

I Consiglieri di minoranza della Lega: Giacomo Francesco Saccomanno – Giusy Zungri – Alex Gioffrè

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