Nota stampa del Commissario Prefettizio di Rosarno, Antonio Reppucci.
“Ricorre quest’anno il 75esimo anniversario della Festa della Repubblica, ricorrenza fondamentale e significativa nella storia dell’Italia.
Con il referendum del 2 giugno 1946, si scelte la vita democratica, venne eletta l’Assemblea Costituente che elaboró in un breve lasso di tempo, une delle Costituzioni più significative del Novecento, ponendo il patrimonio ideale e politico dell’antifascismo a fondamento di un nuovo e più avanzato patto di cittadinanza.
Per la prima volta le donne furono ammesse al voto e per la prima volta la volontà popolare stava alla base della legittimità delle Istituzioni. Cominció la ricostruzione con la volontà e la determinazione profonda di risollevarsi e di partecipare alla vita politica.
Dobbiamo rendere viva una festa che sembra non più vissuta, come nei primi anni dell’era repubblicana, ma che è di fondamentale importanza per i valori che esprime, come quelli della democrazia della giustizia, della solidarietà, della uguaglianza, della partecipazione, della coesione sociale. Sicuramente non è una commemorazione o un rito ripetitivo ma costituisce uno stimolo per un sentimento civile, sinergico ed impegnativo contro ogni forma di sopraffazioni dispostismo, autoritarismo.
Con questa celebrazione rinsaldiamo la coscienza ed il sentimento nazionale, l’identità, l’appartenenza, i valori consacrati nella Costituzione repubblicana, elaborata e scritta nel 1945 dall’Assemblea Costituente nel 1947 ed entrata in vigore l’uno gennaio 1948.
Celebriamo l’Italia unita, libera, democratica e difendiamo gli ideali risorgimentali che hanno trovato vera compiutezza nella Costituzione del 1948 di cui tutti siamo figli, che costituisce un baluardo che resiste ad eventuali tentativi nostalgici di taluni, legati malinconicamente al pensiero unico e alla figura dell’uomo forte.
La Costituzione, come la bandiera, l’inno, la lingua, sono simboli inarrivabili ed inossidabili della nostra Italianità, dei grandi sacrifici e dello straordinario impegno solidale per la ricostruzione post bellica, del miracolo economico dell’Italia, motore dello sviluppo, uno scrigno di valori immensi assolutamente da non disperdere.
Le narrazioni ci tramandano significative e toccanti testimonianze, storie di uomini e donne, di una volontà inarrestabile ed irrefrenabile di libertà, pace, democrazia, della necessità di nutrirsi di valori da condividere per riaffermare i principi della Costituzione, nata da una lotta di popolo, da non relegare semplicemente negli scaffali di biblioteche, in libri, dossier, monografie.
È una giornata speciale che ci deve far sentire più vicin, nonostante il distanziamento, imposto da una devastante pandemia, che sembra finalmente affievolirsi e più uniti nel sognare e volere un mondo senza più guerre e conflitti, nonostante la terribile realtà di tante guerre spesso in posti sperduti e non attenzionati dai mass media, che continuano ad insanguinare il nostro mondo.
Con questa ricorrenza assolviamo ad un dovere di civiltà ricordando il percorso glorioso iniziato con il Risorgimento, proseguitò con tre guerre di Indipendenza, e due guerre mondiali ed altre vicende bellicose ed innumerevoli sacrifici per realizzare L’Unità d’Italia nei suoi confini naturali.
L’inizio dell’era repubblicana segna l’uscita di scena dei Savoia e la disarticolazione di un centro di potere che era stato in grado di condizionare, in senso antidemocratico, la politica interna ed estera dell’Italia.
Viva l’Italia, viva la Repubblica”
Domani 2 giugno con inizio alle 10:30 e con l’intervento di rappresentanze del mondo della Scuola, delle Forza dell’Ordine, delle Istituzioni e dell’associazionismo di varia espressione, si terrà a Largo Bellavista, una cerimonia per commemorare i 75 anni della Repubblica.”