Rosarno- Doccia fredda per i residenti di via Pitagora, i quali hanno ricevuto un’altra ordinanza di sgombero, dovendo pertanto lasciare anche la casa dove erano stati ospitati perché a rischio crollo.
È quanto è emerso ieri mattina nel corso di una riunione avvenuta nel Comune di Rosarno alla presenza della Commissione di accesso agli atti insediatasi nei giorni scorsi, (a seguito dell’arresto del sindaco Giuseppe Idà e del consigliere comunale Domenico Scriva, accusati di scambio elettorale politico – mafioso,nell’ambito dell’inchiesta “Faust” coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia) gli addetti ai lavori il responsabile dell’ufficio tecnico, il geologo incaricato dallo stesso ente e le Forze dell’Ordine.
Attualmente, diciannove persone dello stesso nucleo familiare sono senza un tetto e non sanno dove andare, dal momento che sono stati costretti a lasciare l’unica casa che era rimasta loro, nella quale rischiavano la vita dopo il crollo del muraglione, di proprietà privata, avvenuto un mese fa a causa del maltempo .
Un mese fa, con loro sono state evacuate dalle loro abitazioni, in via precauzionale, anche altre dieci famiglie, che hanno trovato riparo da parenti e amici.
«Non sappiamo dove andare», ha affermato Alfredo Corrao, uno degli sfrattati, il quale teme per i suoi figli piccoli, ancora increduli di aver lasciato il proprio ambiente, teme per il fratello disabile e per la nonna allettata e preoccupato anche per i mobili all’interno delle case, che non può prendere, perché le abitazioni potrebbero crollare da un momento all’altro per quell’appartamento deteriorato congiunto alle loro case.
«Il proprietario della casa a rischio crollo non ha le possibilità per mettere in sicurezza nulla, il Comune non ha risorse per darci un alloggio» ha sottolineato ancora il signor Corrao, il quale ha lanciato un appello al prefetto di Reggio Calabria, alla Regione Calabria e alla Protezione Civile, che non è ancora arrivata, affinché provvedano a fare qualcosa.
Attualmente, circa 42 persone non hanno più la loro casa, l’hanno persa in poche ore, un mese fa, e 19 sono senza letteralmente senza un tetto, malgrado tutto, ogni giorno le stesse persone sorvegliano le loro case. Il maltempo, inoltre, peggiora la situazione perché potrebbe far franare tutto, da un momento all’altro, come è stato stabilito dalle verifiche effettuate dal geologo comunale.
Nei giorni scorsi, gli sfrattati di via Pitagora hanno protestato davanti al Comune di Rosarno, per oltre quattro ore, con l’obiettivo di incontrare un rappresentante dell’amministrazione comunale e in tarda mattinata, il vice sindaco Fabio Oppedisano, dopo aver fattol’ennesima riunione con l’assessore Giuseppe Palaia, li ha incontrati ma ha preso tempo, li ha rinviati al giorno dopo.