Nasce Area Popolare a Rosarno. Il consiglio comunale rosarnese accoglie il secondo gruppo più grande dell’assise – il primo della minoranza – che conta 5 consiglieri comunali e fonderà due partiti. «Un nuovo soggetto istituzionale – si legge in una nota diramata dai 5 consiglieri – che opererà soprattutto sul piano politico e di cui faranno parte i consiglieri comunali dei gruppi Nuovo Centrodestra e Udc. Non si tratta semplicemente della fusione di gruppi, ma soprattutto di un cammino nuovo, comune, che dà vita ad un progetto politico che vuole creare un’alterativa all’attuale coalizione di governo, che si fondi su un’unità sostanziale del fronte moderato ed aperto alle istanze di larga parte della società rosarnese». Ne faranno parte gli ex NuovoCentrodestra Mimmo Rizzo – capogruppo della nuova formazione – Paolo Carrozza e Tiberio Sorrenti, che si aggregano agli ex Udc Giuseppe Palaia e Antonio Rachele. «L’intesa è frutto del risultato politico unico per la nostra storia – prosegue la nota – ossia l’elezione alla carica di consigliere regionale del dott. Giovanni Arruzzolo. L’esigenza di unificare i due ruppi a livello locale, nasce da un input nazionale che sta assistendo alla creazione di un’area popolare di cui Ncd e Udc sono tra gli sponsor principali. Questo nuovo gruppo sarà, numericamente, il secondo all’interno del civico consesso, ma ormai il primo per consenso elettorale, in quanto non si può ignorare il fatto che alle ultime elezioni regionali – novembre 2014 – ha coagulato intorno a sé il 51,36% dei voti dei rosarnesi». Si tratta, dunque, dell’avvio di un cantiere politico che punterà alle prossime elezioni comunali, con l’obiettivo di allargare il consenso e di rilanciare un’esperienza che aggreghi altri contributi di rilevanza politica e sociale. C’è anche un cambio di passo rispetto ai toni contro l’attuale maggioranza, visto che Area Popolare non vuole alzare il tiro, alimentare lo scontro perché starebbe pensando piuttosto a costruire un’alternativa forte e valida sui programmi e sul materiale umano. Anche se i maligni, in fondo, credono che attaccare l’attuale amministrazione sia un po’ come sparare sulla croce rossa.
Domenico Mammola