Articolo estratto dal settimo numero di Terra di Mezzo, il mensile cartaceo di Zmedia. Novembre 2014.
“…. Nta ‘sta Calabria nc’è lu paradisu, li furasteri restan’ammagati, nci su’ figghjoli cu’ lu suli ‘n visu
‘mpastati cu lu latti e li granati. Nta ‘sta Calabria mia tutt’è bellizza, pari pittata cu’ milli culuri.
Oh chi sprenduri e luci e chi grandizza, puru li vecchj ccà fannu l’amuri….”.
Lontani sono in tempi in cui Vincenzo Lacquaniti dipingeva cosi la nostra terra, un paese paradisiaco, ove chi vi risiede possiede una particolare luce in viso, un paese che incanta gli ”stranieri” , una terra dipinta da mille colori. Lacquaniti parlava cosi della sua amata Calabria, esaltandone le bellezze naturali, e le qualità generose degli abitanti. Da un paio di anni a questa parte,però la situazione sembra essere totalmente diversa. La cara Calabria esaltata attraverso le parole di un amore viscerale per la propria terra, sembra essere diventata la nuova “Terra dei Fuochi”. Nel corso degli anni diverse indagini hanno dato conferma di quanto già sospettato. In particolare appare illuminante una conversazione intercettata dalle forze dell’ordine , in cui un boss confessava al suo braccio destro, un business di rifiuti tossici: «E’ pericoloso il discorso, questi inquinano falde acquifere. Queste cose qua non sono perdonabili per nessuno, perché è una distruzione di Paesi, di famiglie. Oggi per gli abusi che hanno fatto dovrebbero solo mettersi una corda al collo. A Gioia Tauro dicono che sotto ogni albero d’ulivo c’è un bidone». Altri collaboratori di giustizia in questi anni avrebbero rivelato di fusti interrati sotto alberi e impianti eolici. La luce nei volti della gente di cui parlava Lacquaniti è stata sostituita da un’ombra persistente che aleggia sui volti degli abitanti della Piana, dove in moltissime famiglie si lotta per sconfiggere malattie neoplastiche. Ma questo pare non essere abbastanza per mettere fine ai traffici illegali e sbugiardare anni di menzogne. Stiamo pagando le colpe di chi per “una partita d’armi”, ha deciso di interrare rifiuti radioattivi, di chi non ha pensato ad un domani, come se non esistesse. Da qualche anno quello che scientificamente viene chiamato tumore, per tutti noi è diventato : LA BESTIA, il male incurabile per antonomasia. Ma che cos’è il tumore? Di cosa parliamo realmente? Una neoplasia o tumore , indica, in patologia, «una massa abnormale di tessuto che cresce in eccesso ed in modo scoordinato rispetto ai tessuti normali. Tumor infatti deriva dal latino e vuol dire rigonfiamento. Quando il tumore si manifesta in forma maligna viene definito Carcinoma o Cancro. Purtroppo questi termini sono diventati comuni nel nostro linguaggio giornaliero. “La bestia” non risparmia nessuno bambino o anziano tu sia, si insidia dentro te, cambiandoti l’esistenza, e annientandoti l’anima. I casi di tumore sono aumentati a dismisura nei territori della Piana,così come è aumentata la paura di non farcela, la paura di non vedere crescere i propri figli , di non godersi l’abbraccio di una madre e un padre, di perdere i propri affetti troppo presto. Un dramma senza fine, “la bestia” continua a muoversi indisturbata, scegliendo prede e facendole diventare presto vittime. A scopi preventivi ed informativi sono nate tantissime associazioni che si occupano , appunto di sensibilizzare tutti coloro i quali ancora nutrono una certa noncuranza e ignoranza nei confronti di questa malattia che ogni giorno continua ad uccidere. A Rosarno in memoria e ricordo della compianta Marisa Lavorato, è nata una associazione fondata tra l’altro dal padre Raffaele. PurtroppoRaffaele prostrato dallo stesso male incurabile, non ce l’ha fatta raggiungendo nel luglio scorso la sua adorata Marisa. Piace pensare che ora siano nuovamente insieme felici con quella luce sul viso di cui parlava Lacquaniti nei suoi versi, luce che tutti noi dovremmo continuare ad avere, sperando in una svolta che possa portare ad un cambiamento. In questo mese di Novembre un pensiero particolare va a tutte quelle persone scomparse, a chi ha lottato e non ce l’ha fatta e a chi ancora lotta con tutte le forze che gli sono rimaste.
In questo mese particolare il ricordo va a mio padre che a causa di una “bestia” è volato via per sempre da me lasciando un vuoto incolmabile, il mio pensiero va a lui che il 19 ottobre avrebbe compiuto 60 anni…. AUGURI PAPA’
Giada Zurzolo