Con una lettera indirizzata al Signor Prefetto di Reggio Calabria Dottor Claudio SAMMARTINO, al Questore Dottor Raffaele GRASSI ed ai Procuratori della Repubblica di Reggio Calabria e Palmi, i consiglieri comunali di Grande Sud sollevano il problema dell’Ordine Pubblico a Rosarno.
Eccellenze,
nel 2011 è stato costituito un Comitato per la Sicurezza e l’Ordine Pubblico, con la partecipazione di imprenditori, cittadini ed operatori economici della città di Rosarno, che nel 2012 è stato ricevuto in delegazione l’allora signor Prefetto di Reggio Calabria, dottor Vittorio Piscitelli, per affrontare il problema dell’Ordine Pubblico, fissando delle iniziative che hanno dato esiti positivi. Le Forze dell’Ordine e la Magistratura negli ultimi anni hanno operato con grande impegno e con risultati eclatanti per una comunità che fino a qualche anno orsono era prigioniera della morsa mortale della ‘ndrangheta ed impediva qualsiasi possibile esternazione o azione anche solamente educativa. Poi, grazie anche al contributo delle scuole ed, in particolare, dell’Istituto Superiore R. Piria, oltre che alla volontà di molti cittadini, imprenditori, associazioni, è iniziato un nuovo e diverso percorso, che, pure tra mille difficoltà e paure, è riuscito ad aprire la coscienza della comunità locale. Ed ecco l’inizio di una rinascita che anche se strisciante sta producendo i suoi importanti frutti creando nei cittadini una nuova e rinnovata fiducia nelle Istituzioni, nelle Forze dell’Ordine e nella Magistratura. Ed in tale direzione si annovera la coraggiosa azione del V.U. che ha collaborato, mettendo a repentaglio la sua vita e quella della sua famiglia, per far luce su un efferato fatto di sangue che ha lasciato inorridita tutta la città, rimasta totalmente ammutolita. Grande Sud ritiene che tale gesto rientri in quella fiducia che le Forze dell’Ordine e la Magistratura hanno impresso nella coscienza delle persone per bene della Città di Rosarno, che sono la maggioranza assoluta, e che deve essere coltivata in tutte le sue direzioni per aumentare la speranza di una comunità spaventata e allo stremo delle forze per la pesante crisi economica che ha colpito il settore dell’agricoltura, maggiore fonte di reddito della popolazione. Tale azione, che rappresenta l’unica via di uscita per la città, non risulta, però, assistita da chi avrebbe l’onere di difendere la comunità e sostenere gli interventi delle Forze dell’Ordine e della Magistratura. Un vuoto greve che, naturalmente, offusca pesantemente questo cammino coraggioso della città. Grande Sud, che ascolta, sostiene e registra le volontà della comunità, pur rammaricandosi di ciò, ritiene che, per il ruolo che ricopre, deve, assolutamente, far valere tali ragioni, senza se e senza ma, e, quindi, non può rimanere nel silenzio, aumentando quella coltre di “grigio” che ha sempre sostenuto la criminalità organizzata. L’azione delle Istituzioni va sostenuta, sollecitata e richiesta, e queste, naturalmente, devono guardare con maggiore attenzione alle dinamiche di una comunità.
Ultimamente, però, sta succedendo un fatto increscioso: la crisi economica, la mancanza di occupazione, la presenza di migliaia di migranti e di cittadini di altre etnie, la carenza di un censimento nelle abitazioni occupate da non locali, la assenza di un controllo continuo del territorio, sta aumentando le azioni criminali e le rapine realizzate per pochi euro. Gli esercizi economici sono sottoposti a tensioni continue e si rischia che possa accadere qualcosa di increscioso, essendo le preoccupazioni sempre maggiori. Negli ultimi mesi vi sono state diverse rapine con la presenza di “coltelli”, che sono una specie di firma su chi compie tali azioni. Rapine che, unitamente ad altri fatti di piccola criminalità, hanno fortemente allarmato i cittadini, che pensano che oramai la città, per certi aspetti, è alla deriva ed è meglio rintanarsi nelle proprie abitazioni.
In tale direzione, essendo la Tenenza dei Carabinieri sfornita di un adeguato numero di uomini e di mezzi, pur cercando di fare il massimo con le esigue risorse presenti, ma certamente insufficienti, anche per l’assegnazione di compiti diversi da quelli relativi al controllo del territorio (notifiche, comunicazioni ecc.), sarebbe opportuno che venisse rafforzata in modo tale che l’unico presidio esistente possa dare maggiore compartecipazione alla presenza delle Forze dell’Ordine sul territorio della città.
Per tali problematiche, certamente molto importanti, si chiede espressamente che il Signor Prefetto voglia ricevere una delegazione del Comitato e del gruppo Consiliare di Grande Sud, anche alla presenza del Comitato di Sicurezza e dell’Ordine Pubblico, per consentire la esternazione dei fatti accaduti e sviluppare una condivisione del percorsa da individuare e mettere in atto partendo dal basso e con la collaborazione dei cittadini. Grande Sud, unitamente al Comitato, tra l’altro, ha in progetto l’apertura di uno sportello per il sostegno delle fasce deboli e degli imprenditori in crisi, con la collaborazione anche di associazioni che sostengono il microcredito. Ed in tale direzione, sarebbero anche pronti a collaborare per la destinazione dei beni incamerati e per contribuire al mantenimento delle imprese e dei beni sequestrati e poi confiscati. Risulta evidente che tutte le aziende ed i beni sequestrati e poi confiscati non hanno prodotto alcun beneficio in termini di occupazione, che, in un momento così pesante, appare il problema di maggiore rilevanza per impedire che lavoratori senza la possibilità di sostenere la propria famiglia cadano nella rete di coloro che hanno bisogno di persone insospettabili per portare avanti i progetti illegali ed illeciti.
In attesa di ricevere cortese riscontro, ringraziando per l’attenzione, si porgono ossequiosi saluti.
Lì, 20 aprile 2015.
Avv. Giacomo Saccomanno (Consigliere Comunale Grande Sud e Presidente Regionale Fineco Onlus)
Dottor Aldo Borgese (Capogruppo Consiliare Grande Sud e Presidente locale sezione Antiraket ed Usura)
Rosanna Careri (Consigliere Comunale Grande Sud e già Imprenditrice)