Stamattina presso l’Auditorium comunale di Rosarno si è tenuta la cerimonia di presentazione, seguita da quella di inaugurazione, del Museo Medma. Presenti : il Ministro per gli affari Regionali Maria Carmela Lanzetta, il Presidente della Provincia Dott. Giuseppe Raffa, l’Assessore alla cultura Calabrese Dott. Mario Caligiuri ,la Dott.ssa Simonetta Bonomi e il Professore Salvatore Settis. Il Sindaco Elisabetta Tripodi ha preso subito parola salutando tutti i presenti in sala, dichiarandosi soddisfatta del raggiungimento di questa nuova importante tappa per Rosarno e per la sua storia: l’apertura del Museo di Medma, reso possibile grazie ad un grande lavoro di squadra, cui hanno preso parte da un lato molti enti istituzionali, come la sovrintendenza archeologica, la provincia di Reggio, l’Università Mediterranea e il comune, dall’altro semplici cittadini, studiosi della materia, istituzioni scolastiche. Il pensiero è andato anche ad una persona che non c’è più oggi, il Professore Giovanni Gangemi, una figura attiva e di spicco nella cittadina di Rosarno, ispettore emerito dei Beni Culturali, un uomo che ha trasmetto ai giovani l’amore per l’ Archeologia, i cui eredi hanno donato al museo una preziosissima collezione. A seguire le parole di Raffa, il quale ha affermato la posssibilità di espressione del nostro territorio con migliori intelligenze, attraverso la cultura, una cultura che sembrava essere persa. Anche Caligiuri rimanda al discorso cultura, e ad una possibile rinascita attraverso essa. Non presente il Rettore dell’Università impegnato a Napoli, al suo posto è intervenuto il Professore Ottavio Salvatore Amaro. La Dottoressa Simonetta Bonomi si è dichiarata anch’ella orgogliosa del lavoro fatto, asserendo che non si poteva abbandonare un patrimonio come Medma. Il Ministro Lanzetta ha preso parola menzionando e ringraziando nuovamente le istituzioni e il grande impegno, affermando che si è riusciti a dare concretezza ad un progetto che rappresenta una straordinaria opportunità di rivalutazione sotto il profilo storico culturale indispensabile per lo sviluppo del territorio. A chiusura della cerimonia, La Lectio Magistralis dell’illustre Professore Salvatore Settis che, dopo aver salutato i concittadini, ha ricordato come il suo amore per gli studi classici gli fosse stato trasmesso dal nonno materno Leonardo Megna, il quale viene considerato da Settis come una guida, ha inoltre esposto l’importanza di un Museo Greco quale Medma e si è mostrato fiducioso in questo progetto. Durante la cerimonia vi è stato anche un intervento del Signor Bruno Stelitano, poeta in lingua Grecanica, visibilmente commosso alla lettura di alcune poesie. Il tutto si è concluso con il taglio del nastro presso il Museo Archeologico di Medma, dove le istituzioni e i cittadini hanno preso parte numerosi.
Giada Zurzolo