Rosarno- I compagni della Casa del Popolo ricordano Giuseppe Valarioti

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I compagni della Casa del Popolo “ G. Valarioti” di Rosarno, molte associazioni calabresi, il sindaco di Polistena ,Michele Tripodi, Mimmo Lucano e il giornalista Michele Albanese insieme a tanti giovani della città hanno voluto ricordare e rendere omaggio, recandosi sulla sua tomba, a Giuseppe Valarioti , esemplare cittadino della Calabria, vittima innocente della violenza criminale e mafiosa, caduto la notte tra il 10 e l’11 giugno del 1980, all’età di 30 anni. Peppe, militante del PCI, professore e intellettuale, si batteva per i diritti dei braccianti nella Piana di Gioia Tauro; Breve ma commovente la cerimonia svoltasi nel cimitero della città , davanti ai familiari di Peppe , si è voluta ricordare la frase con la quale chiuse il suo ultimo comizio “..se pensano di intimidirci non ci riusciranno; sappiano che non ci piegheremo”. Si è voluto rinnovare l’impegno per la crescita delle Istituzioni democratiche, per una terra libera da tutte le mafie. La manifestazione si è conclusa con le parole di Peppino Lavorato:

”Peppe vive nella lotta per gli ideali di libertà e giustizia, per i quali sacrificò la sua giovane esistenza. Amò Medma e la sua storia antica. La difese e la voleva valorizzare per elevare culturalmente il nostro popolo e per lo sviluppo economico e sociale che avrebbe portato. Amò la musica, le arti, la bellezza, che voleva fossero godute da tutti e soprattutto dagli umili. Amò i braccianti, i contadini, gli agricoltori, non solo perché da essi nacque, ma perché conosceva la loro fatica, le loro sofferenze, la vita fatta di stenti di molti di loro”. “ Il nostro è un paese senza memoria e verità, ed io per questo cerco di non dimenticare” diceva Leonardo Sciascia , e noi non dimentichiamo.

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