Il Presidente Giuseppe Scandinaro ed il Direttivo Arci hanno deliberato all’unanimità l’adesione allo sciopero indetto dal sindacato SUL per il 22 agosto a fronte della profonda crisi che sta attraversando il Porto di Gioia Tauro. Non potevamo non raccogliere e fare nostro il grido di allarme lanciato dai lavoratori portuali aderenti al SUL in un momento in cui tutto sembra tacere su una crisi che ormai si è radicalizzata e strutturata, ma che non riguarda la portualità italiana o il transhipment nel suo intero ma il porto di Gioia Tauro, unico presidio di sviluppo economico degli ultimi 20 anni in Calabria. I lavoratori non ci stanno e mentre c’è chi con il proprio silenzio minimizza quanto sta accadendo, il SUL si organizza e fa montare la protesta legittima che noi facciamo nostra e la nostra bandiera sventolerà insieme alla loro. La Piana e il suo porto hanno bisogno di un progetto di rilancio serio che passi dalla ZES e quindi dalla diversificazione delle attività portuali che non si limitino al transhipent oggi trascinato nel baratro di una crisi che a tratti sembra addirittura pilotata. Noi saremo con i lavoratori del porto e con chi il lavoro non ce l’ha ma vede ancora in questa realtà l’unica possibile fimmella di speranza per un futuro prospero per la Piana e per l’intera Calabria.