La rubrica “La parola ai lettori” nata per denunciare i disservizi presenti sul territorio, da un po’ di tempo a questa parte è intasata di continue lettere di lamentele , in particolar modo dei cittadini di Rosarno. La lettera pervenutaci oggi è una lettera di denuncia sull’inciviltà dei ragazzini che abitano qui, e di quelli che vi sono anche soltanto di passaggio.
“Qualche tempo fa in zona campo sportivo, esattamente dietro l’ASL era stata ristruttura e pitturata la cabina dell’enel , oggi quel che ne rimane è un pezzo di muro colmo di scritte e disegni che incitano all’odio e alla mafia(o almeno così sembrerebbe), e altre che evocano sentimenti adolescenziali. Indipendentemente da cosa sia stato danneggiato e dall’entità del danno, quello che non riusciamo a capire è perché ogni qualvolta a Rosarno venga sistemato o riparato qualcosa, dopo poco tempo debba essere necessariamente distrutto. Stessa sorte infatti è toccata alla cabina che dopo essere stata riverniciata e messa a nuovo è stata presa di mira, probabilmente vista la zona, da ragazzi dell’istituto agrario presente a qualche metro, o da ragazzi che semplicemente in quelle zone ci vivono. La cosa che preoccupa infatti è proprio questa, perché danneggiare o distruggere una qualunque cosa, che sia una cabina, un albero, una panchina? E soprattutto perché proprio gli stessi abitanti che si lamentano del degrado di Rosarno, sono i primi a fare questo? I ragazzi di oggi non capiscono davvero il valore di questi gesti? O sono talmente incivili da fare ciò? Ed i genitori dove sono quando servono? Si preoccupano sempre e soltanto delle griffe e della salute dei figli, senza pensare mai però alla cultura degli stessi e all’educazione. Pensate che a casa loro facciano lo stesso? Non crediamo proprio….Tante cose di Rosarno non vanno bene, e oggi grazie ai social è facile trovare post e immagini che elencano e denunciano queste mancanze e disservizi , ma è davvero difficile poi trovare qualcuno che mantenga in maniera costante un comportamento decoroso e utile davvero a questa città. Basterebbe partire da cose semplici e basilari, come non gettare una carta, o impegnarsi a centrare il cassonetto dei rifiuti, e se tutti con un po’ di impegno ci provassimo sarebbe già qualcosa….”
Francesco