Non è allarmismo mediatico, ma la consapevolezza, condivisa anche dal PD che ha vissuto la fase precedente, che si possa andare incontro ad un rischio reale, oggettiva preoccupazione che trova origine da “un anno di full immersion totale” del Sindaco Idà, malgrado gli “spot” pubblicitari rassicuranti e martellanti dello stesso. Senza alcuno schiamazzo, risulta non contestabile che in oltre un anno di attività l’amministrazione Idà non ha affrontato il problema seriamente e possibili soluzioni sono ancora allo studio! Ed, ancora, appare, a parere degli scrivente e speriamo di sbagliarci, molto difficile che un funzionario regionale possa disporre la modifica della misura dinnanzi ad un termine in scadenza, con un importo versato alla ditta appaltatrice e probabilmente perso ed a una denuncia alla Procura della Repubblica. Quale funzionario si assumerà una responsabilità del genere con il pericolo di essere anche coinvolto personalmente? Ed allora, sperando che si trovi un santo in paradiso, non può non rimproverarsi all’Amministrazione Idà che il problema della rescissione del contratto con la ditta interdetta andava assunto nella immediatezza dei fatti in modo tale che si potesse procedere alla nuova gara di appalto. Questo non è stato fatto e, quindi, risulta evidente sia il ritardo incomprensibile che l’evidente responsabilità amministrativa. Quindi quale giustificazione dinnanzi a tale evidente inefficienza ed evidente incapacità? Nessuna. Non esiste alcuna ragione espressa dal sindaco Idà per i tanti mesi passati senza assumere nessun dovuto e legittimo provvedimento amministrativo.
Anche in questo caso, comunque, il sindaco Idà non ha perso tempo per aprire bocca e dare fiato alle trombe, ormai stonate, non rendendosi conto che il tempo è scaduto, e che la politica degli effetti speciali è morta e porterà, a proposito dell’ ampliamento del cimitero, nella tomba anche tutti quei politici, se tali si possono chiamare, interessati solo al pennacchio piuttosto che allo sviluppo della città.
Ricordiamo al sindaco, che forse ignora, che è compito, dovere ed obbligo della minoranza consiliare controllare l’attività amministrativa ed essere vigile sulla correttezza della medesima e denunciare pubblicamente tutte quelle pratiche errate o non conformi a legge per la tutela della comunità. Questo è quello che sta facendo la minoranza nel rispetto dei ruoli e della legge. Il sindaco potrà essere disturbato o non gradire, ma il problema è solo suo e non certamente della minoranza che ha l’obbligo di agire per non diventare connivente. Un sindaco veramente avventuriero che oltre alla sua oramai conclamata incompetenza ed incapacità si sta dimostrando, anche presuntuoso, tanto presuntuoso! Purtroppo, le conseguenze di tutta questa manifesta incapacità la pagheranno, come sempre i cittadini, allargando di fatto il fossato, diventato sempre più profondo, che lo separa dagli stessi e, di certo, non per cause imputabili a questi ultimi.
La speranza, per noi e per tutti i Rosarnesi, che al bla bla bla corrispondano più fatti, più numeri e più atti concreti e se possibile con meno suggestioni o illusioni.
Infine, l’augurio, magari che decida di scendere dal piedistallo di…… polistirolo che altri gli hanno costruito -di cui si assumono tutta la responsabilità- e che gli stessi, se sono veri amici, gli regalino un ticket ferroviario, di solo andata, per l’utilizzo del Freccia Argento con tanto di un affettuoso biglietto di saluti.
I Consiglieri di Minoranza:
Mimmo Scriva, Giacomo Saccomanno, Giusi Zungri, Liliana D’Agostino, Alex Gioffrè, Enzo Cusato