Rosarno, nascondeva armi arrestato operaio incensurato

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Il 27 aprile, alle prime ore del giorno, i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, unitamente a quelli dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, nell’ambito di mirati servizi tesi a contrastare l’illegale detenzione di armi da fuoco, a seguito di una accurata e prolungata perquisizione effettuata in un mattonificio e nei limitrofi terreni siti tra Rosarno e San Ferdinando, in Cda Granatara, rinvenivano, ben occultata all’interno di un canale di scolo in disuso, con sopra diverse cataste di mattonelle, nr. 01 Pistola cal. 9×19 marca GLISENTI mod. 1910, in uso alle FF.AA. tedesche, munita di caricatore monofilare ed in buono stato di conservazione.

Nel protrarsi delle operazioni, nel sottosella della carcassa di un ciclomotore di proprietà di P.P.A., di anni 66, venivano, inoltre, rinvenute nr. 100 (cento) cartucce a palla di piombo arrotondata cal. 32 auto/7,65 browning, custodite all’interno di nr. 02 (due) pacchi, in perfetto stato.

Nel prosieguo dell’attività i militari dell’Arma setacciavano rinvenendo ben nr. 05 GAP (Giubbetti Anti Proiettile) nascosti sul margine di una stradina interpoderale sita nei pressi del mattonificio, in un terreno di una famiglia di San Ferdinando, ognuno con la propria custodia/involucro ed ancora efficienti e funzionali.

Per quanto riguarda l’arma da guerra, a seguito dei relativi accertamenti, veniva tratto in arresto, in flagranza di reato CACCAMO Angelo, di anni 32 da Rosarno, incensurato, che lavora come operaio all’interno del mattonificio di proprietà di suoi stretti parenti; per ciò che attiene al munizionamento veniva invece deferito in s.l. il proprietario del motorino, P.P.A., di anni 66 da Rosarno, già noto alle FF.OO., che se ne assumeva la paternità.

Sono in corso ulteriori attività d’indagine per comprendere la provenienza dei giubbetti anti proiettili, di cui nr. 04 risultano di fabbricazione italiana.

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