Salvate il Consiglio Comunale di Rosarno. Un Sos lanciato da Forza Italia che, con una nota polemica contro la maggioranza di Elisabetta Tripodi, ha sottolineato la tendenza del centrosinistra a non prendere in seria considerazione l’organo elettivo del comune medmeo.
«Il Gruppo Consiliare di Forza Italia intende rompere il silenzio per denunciare l’ennesima mortificazione delle istituzioni comunali perpetrata dalla maggioranza guidata da Elisabetta Tripodi. Sono ormai mesi che il Consiglio Comunale non viene riunito, vi sono importanti capitoli della vita politica e pubblica della città che languono, nella totale assenza di chi dovrebbe aprire una discussione, quantomeno per far capire alla cittadinanza cosa intende fare nell’ultimo anno di legislatura ormai rimasto». In pratica da palazzo San Giovanni si governerebbe senza coinvolgere i rappresentanti eletti dai cittadini. «Dobbiamo constatare – scrivono gli azzurri – che l’amministrazione viaggia solo con delibere di giunta, mentre temi essenziali per la nostra comunità sono trattati solo in incontri informali con la minoranza o con altri soggetti del territorio. Vorremmo richiamare il Presidente del Consiglio Comunale al rispetto dello statuto, quantomeno nel rivalutare la centralità dell’assise comunale, nel restituirgli la dignità di organo deputato all’indirizzo ed al controllo politico-amministrativo del Comune». Il gruppo dei berlusconiani, rappresentato in Consiglio da Raimondo Paparatti e Agostino Barone, sebbene mai troppo duro con i dirimpettai della maggioranza, stavolta sceglie la strada della critica pubblica. «Senza la convocazione del Consiglio Comunale, quale strumento di governo in grado di garantire una discussione sul futuro della nostra città, Rosarno rimarrà in balia di iniziative sporadiche, episodiche, la cui eco mette in allarme la minoranza lasciando, come al solito, i cittadini in una sorta di isolamento totale. Non possiamo più accettare il fatto che da quattro mesi regni il silenzio assoluto. Capiamo che ci sono esigenze particolari di una maggioranza ormai raccogliticcia, incapace di garantire quel “cambio di passo”, “quei dolorosi sacrifici” che avrebbero dovuto produrre una spinta nuova. Nulla di ciò è avvenuto, malgrado le promesse. Capiamo anche che esistono consiglieri di fatto assenti dal territorio comunale, così come sappiamo bene che l’amministrazione della cosa pubblica non è la priorità di un sindaco presente solo occasionalmente a Rosarno. Ma nulla di tutto ciò può far sì che manchi totalmente il confronto nella casa delle istituzioni cittadine che è il consiglio comunale». In pratica, Forza Italia chiede una discussione pubblica, che mancherebbe da tanto tempo, e sottolinea l’ormai endemica fragilità della coalizione della Tripodi, spiegando che a 12 mesi dalle elezioni la cittadinanza sarebbe pronta a voltar pagina. «Il clima di smobilitazione che si avverte al Comune, e l’atteggiamento sempre più insofferente della città nei confronti di una maggioranza assente, non può essere che la conseguenza di un confronto che non esiste più. Ed è per questo che dobbiamo e vogliamo chiedere che si tolga la polvere dagli ormai abbandonati scranni del Consiglio. E la seduta consiliare deve essere convocata presto, anche perché non abbiamo notizie del Bilancio comunale e delle varie commissioni consiliari che, di fatto, in 4 anni e mezzo non hanno mai aperto i battenti».
Domenico Mammola