I bambini dell’Istituto comprensivo “Scopelliti-Green” di Rosarno con il Progetto Sorrisi si sono trasformati in veri e propri scrittori di una storia firmata a più mani grazie agli strumenti del web e della didattica digitale nell’era dell’emergenza covid.
Si è conclusa la settima edizione dell’iniziativa, promossa dall’associazione Fantàsia, nata con il sostegno del Dipartimento Pubblica Istruzione della Regione Calabria nell’ambito dei fondi della Legge per il diritto allo studio.
I risultati delle attività – tradotti nel libro “Gli eroi alla ricerca delle pietre preziose”, pubblicato dalla casa editrice La Rondine – sono stati illustrati in una web conference a cui hanno preso parte anche l’assessore alla Pubblica Istruzione della Regione Calabria, Sandra Savaglio, dirigenti scolastici, insegnanti e alunni coinvolti degli altri istituti comprensivi Mater Domini di Catanzaro, Rogliano (Cs), IC “Tedeschi” di Serra San Bruno (Vv) e Santa Severina-Roccabernarda (Kr).
Il percorso di laboratori di lettura e scrittura creativa, portato avanti nel corso dell’ultimo anno scolastico, si è distinto come un’occasione preziosa di lavoro in rete tra gli Istituti comprensivi calabresi. Vista la prolungata chiusura delle scuole imposta dalle disposizioni anti-covid, la squadra dell’associazione Fantàsia – guidata dall’assistente sociale Leonardo Ruffo e dall’attore Ninì Mazzei con la simpatica mascotte Fantasio – non si è fermata, nel rispetto della salute e della sicurezza dei partecipanti, facendo propria l’opportunità offerta dal web tramite videotutorials e conferenze live streaming.
Le classi sono state coinvolte in una “missione” basata sul gioco e l’improvvisazione creativa, con gli alunni chiamati a comporre insieme una nuova storia collettiva animata dalle loro parole e dai loro personaggi.
Tutti loro hanno contribuito alla creazione di un vero prodotto editoriale: dall’ideazione alla scrittura, alla correzione del testo, all’assemblaggio fino all’impaginazione grafica e alla pubblicazione finale, diverse fasi seguite da vicino dall’editore Gianluca Lucia e dall’illustratore Antonio Spadaro. I bambini hanno, quindi, condiviso i lavori svolti in ciascun istituto attraverso il metodo dello scambio degli elaborati, praticando i valori dell’inclusione e del confronto reciproco.
La vicepreside dell’IC di Rosarno, Antonia Cacciola, ha così espresso il proprio entusiasmo per l’iniziativa. “Anche quest’anno la nostra scuola ha aderito con entusiasmo al Progetto Sorriso, che ha visto la partecipazione di cinque scuole della nostra regione. Si è trattato, stavolta, di un lavoro condiviso: il racconto della regina che perde le sue gemme, rielaborato in una fase iniziale dai bambini della V A della scuola primaria M. Zita di Rosarno, guidati dall’insegnante Vincenza Cannatà, è stato poi posto in essere da ogni scuola partecipante per la parte che la riguardava. In questo modo i bambini, che non hanno viaggiato fisicamente, lo hanno potuto fare sulle ali della fantasia. Nel corso dei vari incontri, realizzati in videoconferenza, i bambini sono riusciti a creare, con le loro parole ed i loro disegni, una bella storia. Una delicata metafora per indicare il disagio e l’incertezza che tutti viviamo in questo momento difficile. Ma i bambini hanno colto appieno il messaggio positivo sotteso al racconto: ne è scaturito questo libretto, in cui essi insegnano a noi adulti che dobbiamo ritrovare i valori più costruttivi dell’animo umano, come la speranza, il coraggio, la gioia di vivere. E con la semplicità e la levità tipica dei bambini hanno fatto vivere i loro personaggi. Da parte dei nostri piccoli artisti l’entusiasmo e la gioia di fare non sono mancati e sono stati davvero “contagiosi”. Ciò dimostra, ancora una volta, che noi adulti abbiamo molto da imparare da loro, soprattutto in un momento come questo. Un progetto importante anche e soprattutto per i nostri alunni, che hanno trovato la gioia di giocare insieme, l’allegria di raccontare, la forza di trovare la luce anche nei momenti più bui. Ed ha loro ridato quel sorriso che la mascherina forse aveva tolto”.