Rosarno, Pisano Bruno integralmente risarcito per la detenzione patita

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La Corte d’Appello di Reggio Calabria, decidendo in seguito all’annullamento con rinvio disposto dalla IV sez. della Corte Suprema di Cassazione,  ha statuito che Pisano Bruno da Rosarno, difeso dall’avvocato Letterio Rositano del Foro di Palmi, deve essere integralmente risarcito per la detenzione ingiustamente patita nel processo “Imelda”, nell’ambito del quale era stato arrestato con l’accusa di far parte di un’associazione internazionale finalizzata al traffico di droga, per poi essere assolto dal Tribunale di Palmi con formula pienamente liberatoria. I Giudici reggini, investiti della richiesta risarcitoria ai sensi dell’art. 314, c.p.p., con una prima ordinanza, avevano rilevato che il comportamento del Pisano avesse comunque integrato un profilo di “colpa lieve”, idonea a determinare il dimezzamento del quantum liquidabile. Dopo l’intervento della Cassazione, che ha accolto il ricorso presentato dalla difesa del Pisano, la Corte d’Appello, uniformandosi all’indirizzo del Giudice di legittimità, ha stabilito che la “colpa lieve” non può produrre alcun effetto deteriore nel caso in cui, come quello di specie, non abbia esplicato alcuna incidenza causale sulle determinazioni cautelari assunte dal GIP nel provvedimento coercitivo genetico. Sulla scorta di ciò, al Pisano è stato riconosciuto un indennizzo di 93.000,00 euro, precedentemente dimezzato a 46.500,00. Pienamene soddisfatto l’avvocato Rositano per il riconoscimento di un principio di diritto nuovo nel panorama giurisprudenziale.    

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