“Il cibo come cultura ed identità: un legame millenario con il territorio” è il titolo della manifestazione che si terrà a Rosarno, presso il Museo Archeologico dell’Antica Medma, sabato 19 settembre alle ore 18,00in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio.
Obiettivo principale delle giornate, promosse dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea a partire dal 1991, è quello di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra le Nazioni europee. Quest’anno, su indicazione del Mibact ed in occasione dell’Expo di Milano, gli eventi organizzati avranno come tema quello dell’“alimentazione e la storia d’Europa” al fine di sottolineare come la storia dell’alimentazione rappresenta una delle chiavi di lettura dell’identità di una nazione, delle sue evoluzioni culturali, anche quale conseguenza di relazione con altre popolazioni.
Rosarno si inserisce in tal modo in un’iniziativa cui hanno aderito oltre che musei, biblioteche e archivi statali, anche moltissimi luoghi della cultura non statali tra musei civici, comuni, gallerie, fondazioni e associazioni private, costruendo un’offerta culturale estremamente variegata, con un calendario di quasi mille eventi organizzati in tutte le regioni coinvolte.
L’evento rosarnese, organizzato all’interno del Museo Archeologico di Medma, prevede, dopo i saluti di Fabrizio Sudano – responsabile di Museo e Parco di Medma – l’intervento dell’archeologo Gianluca Sapio sul tema “Il cibo nell’antichità: tra territorio e identità culturale”. A seguire, a cura della biblioteca comunale, un reading di poesie e brani musicali con l’intervento di Mariarosa Scriva (voce) e Daniel Mirenda (chitarra). Dalle 17,00 alle 21,00 sarà inoltre possibile usufruire di visite guidate al Museo a cura del personale della Soprintendenza.
Infine, nello spazio antistante il Museo, sarà prevista una degustazione di alcuni dei prodotti di eccellenza agroalimentare del territorio, con la collaborazione della Coldiretti e dell’Istituto professionale per l’agricoltura “R. Piria”, che produce l’olio “Rosario Livatino” (in onore del giudice ucciso dalla mafia), proprio sui terreni del Parco Archeologico dove sorse l’antica Medma.