“Il gran capitàn e il mistero della Madonna Nera” di Santo Gioffrè sarà protagonista, Venerdì 24 aprile, del secondo appuntamento “Libri in fiore a Rosarno”, un ciclo di appuntamenti organizzati dalla mediateca comunale “F. Foberti”.
La presentazione vedrà la partecipazione, oltre che dell’autore, del sindaco di Rosarno, Elisabetta Tripodi e sarà arricchita dal contributo degli studenti della III D del Liceo Scientifico che ricostruiranno la cornice storica del tempo in cui si svolge la vicenda. A moderare sarà Carmen Lacquaniti, direttrice della mediateca.
Con questo romanzo edito dalla Rubbettino, Gioffrè ci trasporta in una Calabria rinascimentale resa ancora più misteriosa per l’intreccio sapiente di miti e leggende che l’autore mescola agli eventi storici realmente accaduti.
Protagonista della vicenda è Gonzalo Fernàndez de Còrdoba, eroe antico e moderno insieme, generale spagnolo alla corte di Isabella di Castiglia inviato in Italia dal re Ferdinando il Cattolico per combattere i francesi e difendere il Regno di Napoli.
Risalta prepotentemente la natura calabrese, inquieta e forte, fatta di montagne, declivi collinari, fiumare e terre argillose bagnate dal sangue dei soldati, dal sudore, dalla paura.
La Calabria che si presta ad essere punto di incontro di culture diverse, controversa nel suo attaccamento alle origini, è il contesto ideale, per Gioffrè, in cui collocare le contraddittorietà dell’animo umano. Il passaggio continuo dal particolare al generale, dall’odio all’amore, dal sesso al potere, il dinamismo dei combattimenti e la brutalità dei rapporti carnali contrapposti al timore religioso non lasciano spazio a sensazioni blande.
Tutto è spinto al limite in un tourbillon di suggestioni in cui l’ambizione, l’orgoglio, il coraggio hanno un contraltare pesante come quello religioso.
Così i santuari, le chiese e i conventi sono protagonisti tanto quanto le battaglie; i sacrifici, le punizioni corporali, le immolazioni e i banchetti, diventano moneta di scambio in una società in fermento.
La Madonna nera di Seminara diventa, nel romanzo, il centro di numerosi misteri, il parafulmine per purificarsi da peccati terreni, ma soprattutto il simbolo di un potere, quello del “Capitan”, che non conosceva limite alla sua stessa ambizione.
Santo Gioffrè, medico e scrittore, è anche autore di numerosi studi sulla storia, la cultura e le tradizioni popolari calabresi.
Tra le sue pubblicazioni: “Gli Spinelli e le nobili famiglie di Seminara”, “Artemisia Sanchez” (Mondadori) dal quale la Rai ha tratto una fiction televisiva; Leonzio Pilato (Rubbettino), biografia romanzata del primo traduttore, dal greco in latino, dell’Iliade e dell’Odissea e “La terra rossa” (Rubbettino), tragica storia di un figlio “mulo” agli inizi del ‘900 in una Calabria ancora medievale.
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