Saccomanno, Barbalace e Dominici scrivono ad Alfano: Rosarno è una polveriera

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Signor Ministro,

 

dopo le recenti vicende, ben a conoscenza della S.V. tramite le strutture periferiche, non possiamo non manifestare un senso di timore e paura per quello che potrebbe accadere.

La stampa, molto stranamente, sta alimentando un clima conflittuale che crea ulteriori contrasti e rischia di aumentare quella tensione, già esistente, e che è molto vicina ad un possibile “scontro”.

Ma, quello che appare molto strano sono degli episodi in cui sembra che i migranti, che vivono in modo intollerabile e in assoluta assenza di requisiti igienico-sanitari, cerchino il conflitto anche con le Forze dell’Ordine. E di ieri un episodio molto grave che ha visto un cittadino italiano bloccato da diversi migranti per quasi un’ora e quando vi è stato l’intervento del Comandante dei Vigili Urbani, dottor Angelo D’Ascola, questo è stato ferito ad una mano da tal C.M., di anni 27, di nazionalità Maliana, con una forbice da lavoro, che brandiva nel tentativo di colpire chi si sarebbe avvicinato. Precedentemente, lo stesso aveva anche minacciato altri Vigili Urbani intervenuti e dei cittadini che cercavano di calmarlo. Soltanto con l’intervento coraggioso dei Carabinieri il migrante è stato bloccato e poi arrestato. Un plauso quindi al Comandante dei VV.UU e al Comando dei Carabinieri di Rosarno che ancora una volta con il loro pronto intervento hanno impedito che la vicenda potesse assumere contorni molto più gravi ed imprevedibili. In sostanza, Signor Ministro, la situazione a Rosano è come una polveriera che può scoppiare da un momento all’altro essendo sufficiente una piccola scintilla.

La cittadinanza è impaurita e cerca di evitare qualsiasi possibile evento che possa creare un momento di conflitto. Ma, se si continua ad alimentare questa tensione prima o poi si rischia che ciò accada. Nel 2010 innumerevoli sono state le segnalazioni, ma l’intervento non vi è stato con le conseguenze note a tutte. Oggi Rosarno non può permettersi un’altra rivolta. Sarebbe questa volta devastante.

Nel segnalare quanto sopra, si chiede alle SV.Ill.me, ognuno per quanto di ragione e competenza, di voler prontamente intervenire in via precauzionale al fine che si possano eliminare situazioni di attrito o altro. Devesi, però, tenere presente che, da una parte, i migranti vivono in condizioni disperate e non accettabili, e, dall’altra, i cittadini di Rosarno non riescono più a tollerare un peso così pesante e non gestibile. Una città di appena 14.000 abitanti non può convivere con un esercito di migranti (circa 3.000) e di bulgari (oltre 2.000), che anch’essi disperati non hanno alcun servizio o condizione per una esistenza dignitosa. Tali condizioni, la mancanza di lavoro, la assenza di alimenti, le condizioni igieniche-sanitarie peggiori di quelle del terzo mondo, la crisi economica e dell’agricoltura, sono degli ordigni vaganti che possono portare alla distruzione della città.

Vi chiediamo, quindi, di voler tenere la massima attenzione e di intervenire prima che la “bomba sociale” possa scoppiare. Noi consapevoli di questa situazione esplosiva non possiamo che denunciarla e sollecitare l’attenzione dovuta ed indispensabile di chi ha le conseguenti responsabilità e poteri di intervento.

Lì, 19 gennaio 2016.

 

Grande Sud                                    Fratelli d’Italia-AN                                    Azione Nazionale

   (Giacomo Saccomanno)                          (Antonio Barbalace)                                               (Rocco Dominici)

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