Saldi invernali 2015 – vendite in calo del 15%. Una indagine Confartigianato Crotone ne spiega le ragioni

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Confartigianato Crotone, in una indagine effettuata in questi giorni di saldi tra i propri associati operanti nel settore dell’abbigliamento, degli articoli da regalo, del tessile, della pelletteria e dei prodotti del nostro artigianato locale, segnala una situazione che sia per le famiglie che per le imprese diventa sempre più difficile ed insostenibile. Dall’indagine condotta circa le vendite nel periodo di saldi è emersa infatti una riduzione delle vendite che va dal 10% al 15% rispetto al medesimo periodo dello stesso anno che già si era caratterizzato in modo abbastanza negativo, nonostante alla merce sia applicato uno sconto che va dal 25% e supera in taluni casi anche il 50%. Permane quindi un clima di grande sfiducia tra quasi tutti gli operatori e di una recessione monetaria che sembra senza fine.  

 Il Responsabile del Centro Studi e della Comunicazione di Confartigianato Crotone, Giuseppe Lucà, ha commentato così i risultati dell’indagine: “L’anticipo dei saldi ha favorito una discreta partenza delle vendite che nei primi giorni di gennaio, vuoi per le condizioni climatiche più favorevoli rispetto al gelido dicembre, vuoi anche per l’avvicinarsi dell’epifania, ha fatto registrare un leggerissimo aumento delle presenze tra i negozi. Purtroppo l’ottimismo che si stava per diffondere è durato a stento sino alla conclusione delle vacanze natalizie. Si è infatti riconfermata preponderante la tendenza al risparmio delle famiglie e, con numeri che superano la media nazionale dell’8%, constatiamo un calo locale delle vendite che arriva anche al 15%”.

 “Il flop dei saldi invernali – continua Giuseppe Lucà – viene da alcuni giustificato per via delle continue promozioni che vengono effettuate durante l’intero anno e che rendono i saldi meno attrattivi da parte dei consumatori; altri ancora evidenziano l’abitudine dei consumatori a cercare sconti nell’e-commerce a discapito delle offerte fatte dai punti vendita sparsi nel territorio. Evidentemente tali constatazioni sono veritiere e ragionate, ma giustificano solo in minima parte il calo delle vendite che stiamo registrando. Le reali cause di questo trend negativo, infatti, sono da ricercare piuttosto nel quadro economico generale che, nostro malgrado, non è affatto migliorato. La crisi economica sembra infatti voler perdurare ancora. A testimonianza di ciò continuiamo a registrare anche in questi giorni la presenza di numerosi piccoli imprenditori che si rivolgono alla nostra Associazione confessando il loro forte disagio e la loro fatica a resistere sul campo. E se dal lato dell’offerta le aziende vivono questo stato di crisi, la situazione non varia se si guarda la situazione dal lato della domanda. A causa soprattutto della grande disoccupazione (che nel nostro territorio raggiunge cifre stratosferiche) le famiglie – conclude Giuseppe Lucà – sono infatti nelle condizioni di non poter spendere nulla di extra se non solo ed esclusivamente ciò che serve per i beni di prima necessità”.

 Da queste considerazioni, purtroppo negative, recepite tra l’altro nel periodo dei saldi (che ormai, sono diventati lo specchio della crisi che viviamo) Confartigianato Crotone suggerisce alcune linee di intervento che, se fossero sponsorizzate e magari anche rese operative dai nostri rappresentanti politici nazionali e regionali, permetterebbero un rilancio delle imprese, dell’occupazione e quindi dei consumi, in un ciclo virtuoso che certamente è nelle potenzialità del Territorio Calabrese e della provincia di Crotone. In primis “Credito per le piccole imprese”: oggi molte aziende, anche con enormi potenzialità di crescita, ma anche tanti giovani con idee di business innovative e promettenti, sono bloccati perché non posso attingere alle risorse finanziarie di cui hanno necessità. Oppure ancora “diminuzione del costo del lavoro” o “semplificazione degli iter burocratici” che continuano a soffocare tutto il nerbo produttivo della nostra Regione. E, certamente, una “programmazione seria e concreta dei fondi europei”. Queste solo alcune delle ricette Confartigianato il cui centro studi sta completando una indagine sulla situazione creditizia abbastanza sconcertante  in Calabria.

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