Nella giornata di ieri alcune testate giornalistiche hanno pubblicato la nota del consigliere regionale Giovanni Arruzzolo sulla vicenda del canalone dei veleni di San Ferdinando. Oggi, la stessa viene ripresa e pubblicata dal Quotidiano della Calabria ed anche dalla Gazzetta del Sud.
Il comitato “ 7 Agosto ” ritiene doveroso effettuare una precisazione in merito agli articoli apparsi. L’avv. Michele Varrà, coordinatore del neonato movimento Area Popolare San Ferdinando, non fa parte del comitato “7 Agosto” dal quale durante i 17 giorni di presidio del comitato ha preso le distanze criticando le attività degli attivisti, additando come infondate ed esagerate le azioni di protesta messe in atto. Riteniamo doveroso prendere una posizione soprattutto a difesa della apartiticità del comitato. Varrà ha effettuato un sopralluogo con il consigliere Arruzzolo nell’area del canalone come rappresentante di un partito specifico mentre per puro caso è stata incontrata Cristina Broso facente parte del Comitato “7 Agosto”.
Ringraziamo il consigliere regionale Arruzzolo per l’interessamento alla vicenda dei problemi ambientali e ricordiamo che il comitato, il 24 agosto scorso, dopo il sollecito dello stesso Arruzzolo, ha presentato formale richiesta di audizione in Commissione Ambiente del Consiglio Regionale con tanto di dettagliato report inviato a tutti i membri dell’organismo, alla quale ribadisce la sua partecipazione. Questa nota era doverosa per sottolineare l’autonomia del comitato rispetto a partiti politici e non è finalizzata ad aumentare polemiche. Pertanto, il comitato “ 7 Agosto” non consentirà a nessuno, né ora né in vista delle future elezioni comunali di San Ferdinando, di strumentalizzare una lotta genuina, partita dal basso, portata avanti senza il supporto e la condivisione da parte della politica locale (assente).
Il comitato, infine, rimane aperto a tutti i cittadini liberi che vogliono contribuire alla lotta contro i crimini ambientali.