Riceviamo e pubblichiamo
Nuova tendopoli, vecchio sistema… che nessuno vuole scardinare! Questo vale sia per le istituzioni che per la politica se tale si può definire, visto il basso profilo con cui si sta amministrando la mia città. Stamane registriamo un altro rogo con un decesso. Si tratta di una tragedia annunciata che io ho già ribadito a chiare lettere attraverso svariati comunicati stampa. Infatti, la decisione presa qualche giorno fa, di sgomberare la vecchia baraccopoli per piazzarne una nuova a qualche centinaio di metri ha soltanto spostato il problema senza assolutamente risolverlo. Tutte queste morti al suo interno, che non penso siano frutto di fatti accidentali come si vuole far credere, ma di un sistema malsano, ritengo debbano essere affronatate in termini di lotta alla illegalità interna assai diffusa e determinata da chiare regole che una volta infrante portano a risultati come quello di stamane.
A questo punto, chiedo nuovamente e formalmente le dimissioni del sindaco e dell’ intera amministrazione comunale che ha gestito il problema senza mai prendere seriamente la decisione di eliminare definitavamente i siti che ospitano gli immigrati, senza mai prendere le dovute distanze dalla realtà che vige all’interno delle tendopoli e che, al contrario, ha sfruttato la questione solo in termini personalistici non guardando, come si doveva, all’interesse e prima ancora al buon nome della cittadina di San Ferdinando messa in ginocchio da un degradante fallimento sociale e politico che ormai è sotto gli occhi dell’ intera nazione.
Maria Carmela Digiacco
Dirigente Nazionale
Movimento Nazionale per la Sovranità
San Ferdinando