Riceviamo e pubblichiamo
“Ogni promessa è un debito, questo dovrebbe essere un motto usato da ogni buon amministratore pubblico. A due anni e mezzo dal comizio elettorale della lista “Sanferdinandolibera per Digiacco sindaco” e dagli interventi dei consiglieri di minoranza Maria Carmela Digiacco e Francesco Celi, lo scorso venerdi, la Giunta comunale ha repentinamente deciso di internalizzare il Servizio Tributi con la delibera n.1 del 10/01/2025, affidando la gestione del servizio al Comune stesso, adottando interamente la proposta di riorganizzazione a firma Digiacco e Celi del 25 luglio 2022, in cui si spiegava come riorganizzare un ufficio tributi all’interno della macchina comunale, compreso nel servizio finanziario, con la finalità di assicurare la corretta applicazione dei tributi comunali avvalendosi della figura di un professionista del settore.
Tutto questo da effettuare in tre fasi cosi descritte: dalla cura degli adempimenti connessi alla gestione e riscossione delle varie imposte e tasse, come attività di prima fase, all’attività di riscossione mediante avviso bonario in caso di inadempienza dell’utenza, come seconda fase; in ultima fase, gestione del rapporto diretto con Agenzia delle Entrate come unico Ente intermediario, delle attività di recupero dei ruoli da riscuotere, al fine di abbassare i costi dei vari servizi (idrico,TARI, IMU), costi troppo elevati, tali da non poter essere corrisposti da tutti i cittadini. Ma, è sin dal momento dell’insediamento e nei seguenti primi mesi di vita di questa Amministrazione, precisamente con una richiesta del 24/09/2022 che il consigliere Digiacco ha richiesto la discussione di questa fondamentale problematica, poi autorizzata ad articolare con adeguate argomentazioni nella seduta di Consiglio Comunale del 06/03/2023 in cui si è svolta anche l’audizione di Soget Spa. Ed ancora ,in data 18/11/2022 con una missiva indirizzata direttamente al sindaco, la Digiacco chiedeva spiegazioni circa la volontà dell’allora compagine di maggioranza di voler recuperare attraverso la Soget Spa, un milione di euro su cartelle esattoriali, comunicando la volontà di un folto gruppo di cittadini di costituirsi in comitato civico per iniziare una battaglia comune contro il comportamento pressante e persecutorio, atto alla riscossione tributi, da parte Comune e dell’ente Soget Spa. Un’attività incessante quella dei consiglieri Digiacco e Celi anche supportata da pareri e voti favorevoli di quest’ultimo.
Ciò detto, non è leale che la Giunta si prenda il merito di una battaglia condotta da altri, il merito di un atto su cui, sin dall’inizio era stato dato un parere verbale negativo, spiegando che non sarebbe stato possibile attuare una proposta di internalizzazione dei tributi, poiché senza l’applicazione coattiva della riscossione da parte di un ente esattore privato, il bilancio del Comune sarebbe andato in default, e che il Comune non poteva permettersi la figura di un dottore commercialista all’eventuale dirigenza del settore, per temporanea incapacità economica. Da qui, una domanda nasce spontanea e cioè, come mai, tutto d’un tratto, si è deciso di attuare la nostra proposta facendo un’immediata delibera in questa direzione, proprio in concomitanza del comunicato stampa dei consiglieri d’opposione Digiacco, Celi, Rizzo e Costa, uscito proprio venerdi 10 (stesso giorno della delibera di giunta) dove si esprimeva il dubbio se gli assessori pagassero le tasse comunali? Non si tende, con questa decisione a voler nascondere una verità scomoda? Il dado è tratto. Ancora questa maggioranza, per quel che è rimasto della stessa, governa la città per lo più con il nostro programma. Manifestamente questa maggioranza, ancora una volta, ha usato slealtà politica e umana verso un’opposizione che sa essere anche costruttiva sempre nell’interesse dei propri concittadini, mancando di ringraziarla per avere studiato una proposta utile da mettere al servizio della comunità. Evidentemente questa maggioranza usa le buone proposte della minoranza solo a propria convenienza dimostrando l’opportunismo che l’ha sempre contraddistinta. E chiudiamo dicendo che, un sindaco che tenta di governare, pur affannosamente, continuando a prendere palesemente spunto dall’altrui programma elettorale è il caso che rassegni le dimissioni per evidente incapacità di programmazione”.
Maria Carmela Digiacco