Dati allarmanti e preoccupanti quelli che riguardano la sfera della sanità calabrese che interessa gli anziani. Infatti più del 50% non riuscirebbe a curarsi e a comprare le medicine per le cure. Gli anziani non riescono ad affrontare le spese mensili. Percentuali alte, Il 75% ad esempio non riesce più ad aiutare i figli e oltre l’83% non riesce a risparmiare. Questi sono soltanto alcuni dei dati e delle criticità dell’universo anziani in Calabria, che, insieme alle altre cifre e anche ai suoi punti di forza, sarà oggetto di approfondimento nella due giorni di studi e dibattiti organizzata per oggi e domani all’Università della Calabria dalla Spi Cgil, in collaborazione col dipartimento di Scienze politiche dell’ateneo.
«È l’ora del Sud. Il mezzogiorno è di tutti», è il tema dell’iniziativa, improntata su dati, zoom e analisi sull’universo anziani delle regioni del meridione. Ci saranno infatti le strutture dello Spi Cgil di tutte le regioni del Sud, in una visione di confronto e di approccio comune ai problemi del meridione. I lavori saranno aperti oggi pomeriggio dal segretario Spi Cgil della Calabria, Vladimiro Sacco. Seguirà l’intervento di Lucia Rossi, dello Spi nazionale. Per domattina sono previsti gli interventi del docente dell’Unical Pietro Fantozzi, del rettore dell’ateneo Gino Mirocle Crisci e del segretario nazionale Spi Cgil Ivan Pedretti. Ai partecipanti verrà diffusa anche la relazione della Corte dei conti sulla sanità e i vari bilanci demografici negli anni, contenenti dati e tabelle. L’iniziativa prevede poi un momento artistico, sul tema memoria e legalità, dai canti delle donne arbereshe degli scioperi della Salina di Lungro del 1903 a quello per Lea Garofalo nelle sei ballate di lotta in Calabria raccontate dalla cantastorie Francesca Prestia.