Gli organi di stampa hanno riportato la notizia riguardante l’affissione di alcune immagini della Madonna della Montagna davanti l’abitazione della madre di alcuni boss della cosca Pesce. Gli inquirenti non escludono possa essere stato il gesto di qualcuno che ieri ha partecipato ai festeggiamenti al santuario di Polsi e che, tramite tale azione, avrebbe voluto poi “omaggiare” la potente famiglia di ndrangheta. Se questa pista investigativa fosse confermata dalle indagini, saremmo in presenza di un gesto grave e da condannare con fermezza, soprattutto perché verificatosi in una Città che prova, con fatica, a risollevarsi e che ha voglia di voltare definitivamente pagina. Religione e crimine non possono stare insieme. Questo episodio mi fa venire in mente le parole del Ministro Minniti che, in occasione di una sua visita proprio al Santuario di Polsi, disse: “la ’ndrangheta è il contrario di fede, amore, libertà, onore. È il nemico mortale di una società che vuole liberarsi, non ci sono subordinate”. Rimaniamo fiduciosi in attesa di una risposta corale e vigorosa da parte dello Stato, l’Amministrazione comunale farà la sua parte.
Il Sindaco
Avv. Giuseppe Idà