È un fiume in piena Rocco Sciarrone, il quale snocciola numeri e dati con la consapevolezza e la rabbia di chi è certo di aver subito un torto e farà di tutto per ottenere quanto, a suo avviso, legittimamente gli spetta. Oggetto del contendere uno scranno a Palazzo Campanella, assegnato erroneamente secondo il giovane consigliere provinciale di Gioia Tauro a Mimmo Battaglia del Partito Democratico. Per Sciarrone vi sarebbe un errore di fondo nell’assegnazione dei seggi in consiglio regionale, effettuata utilizzando un premio di maggioranza che di fatto non è, atteso che alla coalizione guidata da Oliverio sono stati assegnati il 55% dei seggi in luogo dell’oltre 60% dei voti ottenuti. Pertanto secondo il candidato di Calabria in Rete, la ripartizione andrebbe fatta con metodo proporzionale, così facendo ed utilizzando il quoziente circoscrizionale il terzo seggio assegnato al PD andrebbe invece a Calabria in Rete e di conseguenza a Sciarrone, primo della lista per numero di preferenze. Utilizzando lo stesso criterio, la lista otterrebbe un altro consigliere regionale a Cosenza dove Salvatore Magarò prenderebbe il posto di Maria Francesca Corigliano della lista Oliverio Presidente. Il giovane politico di Gioia Tauro ha annunciato che tutti i dati a sostegno delle sue ragioni saranno depositati in Prefettura e nel caso in cui ciò non fosse sufficiente, Calabria in Rete proverà a bloccare la proclamazione degli eletti con conseguente ricorso al Tar.
Nel corso della conferenza stampa Sciarrone fa un accenno anche alla politica locale ed alle imminenti elezioni comunali di Gioia Tauro, dove assicura che farà di tutto affinchè nella cittadina della Piana possa governare una nuova amministrazione scevra di vecchi volponi della politica, i quali hanno preferito sostenere candidati “esterni” dimostrando disinteresse per il bene della città la loro inconsistenza in termini elettorali, ogni riferimento è puramente voluto, Sciarrone infatti cita i vari Alessio, Bellofiore, Luppino e Cento.
In merito all’assegnazione degli ultimi seggi disponibili in consiglio regionale allo stato non è dato sapere come andrà a finire, di certo sarà una lotta all’ultimo ricorso senza esclusione di colpi.
Angelo Zurzolo