Scontro Lamborghini Smart, morto bimbo di 5 anni: indagato YouTuber alla guida: positivo narcotest

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Contestato l’omicidio stradale a Matteo Di Pietro, il ventenne che, alla guida del Suv Lamborghini coinvolto nell’incidente a Casal Palocco, ha causato la morte di un bimbo di cinque anni oltre al ferimento della madre e della sorellina di 4 anni.

Il giovane è risultato positivo ai cannabinoidi .

Al vaglio degli inquirenti anche la posizione dei quattro presenti nell’auto. Nei loro confronti potrebbe essere contestato il concorso nel caso in cui venisse accertato che nelle fasi precedenti allo schianto stessero girando un video da postare, poi, sui social per una ‘sfida’ online incitando il ragazzo alla guida.

La city car si è scontrata frontalmente con un Suv Lamborghini, preso a noleggio da due giorni, guidato dal ventenne e con a bordo quattro persone. Un impatto terribile: sulla strada non ci sono segni di frenata. Nell’incidente è rimasta coinvolta una terza auto. A confermare l’ipotesi della sfida è un filmato di 15 secondi comparso in rete in cui uno dei giovani afferma: “Secondo giorno in Lamborghini, per adesso tutto bene”. Le condizioni del bambino sono apparse subito disperate: il piccolo quando sono arrivati i soccorsi era già in arresto cardiaco. I sanitari hanno, quindi, praticato il massaggio cardiaco e dopo averlo rianimato lo hanno trasportato all’ospedale Grassi di Ostia. Una corsa disperata che però è risultata vana: i medici del Pronto Soccorso non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

Nell’incidente anche la madre, 29 anni, e la figlia di tre anni sono rimaste ferite. Non sono in pericolo di vita. La piccola è stata trasferita dall’ospedale Sant’Eugenio al Bambino Gesù e in seguito dimessa. La madre, Elena Uccello, invece, resta ricoverata al Sant’Eugenio: ha contusioni ed è ancora in forte stato di shock. Fiori, peluche e girandole colorate, sono state deposti sul posto dell’incidente.

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