Scoperto bunker tra Rosarno e Gioia Tauro

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Nella giornata odierna, l’Arma di Gioia Tauro, a seguito di un ampio sforzo in termini di risorse (25  uomini in tutto) avviata alle prime ore del mattino, con il supporto degli specialisti dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, hanno rinvenuto un nuovo bunker, dell’ampiezza di 10 mq. circa con botola di accesso, adesso modificata e non resa più occultato, ma che in precedenza si sollevava in maniera basculante tramite blocco di cemento armato che scorreva su due binari. La “scoperta” è avvenuta nelle campagne al limite territorio tra Gioia Tauro e Rosarno e precisamente sul V Stradone di località Sovereto di Rosarno. L’abitazione interessata alle perquisizioni è stata quella della famiglia ALBANESE che vanta chiari rapporti di parentela con la famiglia di ‘ndrangheta dei MOLÈ di Gioia Tauro che negli anni scorsi ha avuto tra le sue fila parecchi e pericolosissimi latitanti.  

 Anche in questo caso, le anomalie in termini edilizi e le varie asimmetrie hanno ben presto svelato la presenza del fabbricato abusivo in questione che nel frattempo era stato riempito con bottiglie in vetro. L’ubicazione del suddetto bunker si trova all’interno di un vano adibito a ricovero attrezzi e si può accedere tramite una scala in cemento. All’interno sono presenti tre prese d’aria, la predisposizione per l’energia elettrica e il cavo dell’antenna televisiva.

 Il capillare controllo operato dai Carabinieri della Piana ha, quindi, anche oggi, dato i suoi frutti poiché un altro covo, seppur freddo, è venuto alla luce e si riduce sempre di più quella rete di fitti cunicoli e ragnatele sotterranee che per anni sono stati l’abituale dimora di criminali tanto pericolosi. 

 

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