“Mascaro: Scordovillo? Un anno e lo smantelliamo. Ancora non ti sei pentito di averlo votato?”. È questa la frase che campeggia sugli striscioni che i militanti di CasaPound hanno affisso in città.
“Il Sindaco Mascaro – spiega Francesco Gigliotti, responsabile locale di CasaPound Italia – esordì in campa elettorale con la promessa di smantellare il campo Rom entro il primo anno di consigliatura. Un proclamo ripetuto con convinzione e forza a cui la città aveva creduto nell’attuazione. Ad oggi sono passati quasi due anni e dopo la querela e la richiesta di intervento dell’esercito nulla si è mosso, nulla è stato fatto. I fumi – prosegue – hanno ripreso ad avvolgere la città, con la solita nube carica di diossina. L’ultimo evento risale a pochi giorni fa, con la tragica conseguenza gli studenti delle scuole nelle vicinanze, gli utenti dell’ospedale e tutti i residenti delle zone vicine al campo sono costretti ad inalare questa sostanza tossica dannosa per la salute”.
“È ancora accettabile – incalza – che chi governa la città non faccia nulla per salvaguardare la salute dei propri cittadini? Sono passati ben sei anni da quel 18 marzo 2011, giorno in cui fu decretato lo sgombero del campo Rom. Il decreto ora giace lì, nell’indifferenza, quasi a voler far finta che non esista. È da troppo tempo ormai che i lametini chiedono un intervento concreto e definitivo sul “Problema Rom”, intervento che però stenta ad arrivare. Il Sindaco Mascaro, così come i suoi predecessori, una volta terminate le elezioni ha dimenticato le idee e i progetti decantati durante la campagna elettorale e si sta limitando ad intervenire con i soliti comunicati stampa sterili, inutili e fini a se stessi. Tutto ciò è una vergogna. Lamezia non ha bisogno di promesse, dibattiti, convegni e comunicati stampa. La nostra città – conclude Gigliotti – ha bisogno di uomini forti e decisi che sappiano andare oltre la semplice promessa e siano fautori di azioni concrete a favore della città”.