Premesso che il moralismo – sbandierato da alcuni soggetti in questi giorni sulle pagine dei giornali e dei social – sta alla morale come l’impotenza sta alla castità, occorre, giunti a questo punto, fare dei chiarimenti.
Il sottoscritto, tesserato regolarmente in Forza Italia nell’ultima campagna adesioni 2014 ed impegnatosi al sostegno del Partito durante le scorse consultazioni regionali, è stato eletto nelle amministrative al Consiglio Comunale di Rosarno, dove si sono schierate e contrapposte liste civiche.
All’atto dell’insediamento del Consiglio Comunale, lo scrivente non ha costituito il Gruppo di Forza Italia solo perchè non aveva a disposizione il numero legale per poterlo fare; provvedendovi, tuttavia, nei giorni scorsi, appena acquisita la disponibilità della sola consigliera D’Agostino.
Ciò premesso, va chiarito che, essendo passato dall’insediamento del Consiglio tanto tempo, senza che nessuno avvertisse la necessità di costituire il Gruppo al Comune, lo scrivente ha avviato un dialogo propositivo e costruttivo per la costituzione del Comitato del No e per la costituzione del Gruppo con Saccomanno e gli altri che, pur dichiarandosi disponibili a parole, hanno evitato qualsiasi confronto.
Ed allora, mi domando perché Saccomanno e Cusato, che peraltro nelle ultime elezioni regionali sono stati impegnati sul versante dell’ NCD a sostegno dell’attuale consigliere regionale Arruzzolo, hanno, aprendo quelle cosiddette “ porte girevoli” di cui qualcuno parla nei suoi interventi,deciso di definirsi di Forza Italia, senza, tuttavia, provvedere alla costituzione del Gruppo in Consiglio?
Perché lo hanno fatto, solo dopo avere declinato l’invito ad un confronto sereno e leale e solo quando hanno appreso che la costituzione del gruppo era già avvenuta?
Non era e non è nostra intenzione prevaricare nessuno; abbiamo tenuto un comportamento civile, democratico ed inclusivo nell’interesse supremo di Forza Italia, ricevendo in cambio un comportamento inspiegabile ed ambiguo da parte di Saccomanno.
Viene poi da domandarsi perché colui il quale continua a dichiararsi responsabile unico di FI a Rosarno non si sia impegnato e non abbia curato, nelle varie fasi elettorali e politiche, i processi organizzativi finalizzati al conseguimento di un risultato utile al partito, e non si sia attivato per sollecitare la costituzione del gruppo all’indomani dall’ insediamento del Consiglio?
Noi non siamo per la linea dell’esclusione, ma per lavorare in sinergia in FI con lo scopo di aggregare; altri invece hanno pensato, dopo le vittorie elettorali, ad asfaltare sindaci come lo stesso Saccomanno e Martelli, dilapidando un vero patrimonio politico che nel tempo ha portato la sinistra a vincere le elezioni al comune, alla provincia ed anche alle regionali, grazie al disimpegno di quelli che si autodefiniscono “così detti storici” di FI.
I numeri sono sotto gli occhi di tutti: in politica non valgono le parole dette in libertà, ma solo i risultati e la coerenza.
Il livore personale manifestato nei confronti della Coordinatrice Santelli e dei Sub Commissari provinciali del partito non ha senso, considerato che trattasi di questioni lineari afferenti ad aspetti istituzionali.Conclusivamente, ribadiamo che ci siamo mossi all’interno di logiche ispirate all’etica dei valori alti della politica lavorando per un progetto inclusivo secondo la volontà del partito, e che Il nostro obbiettivo è quello di servire umilmente la comunità di Rosarno e di Forza Italia.
Il Capogruppo di FI Domenico Scriva
La Consigliera di FI Liliana D’Agostino