Sculco su manifestazione Cgil, Cisl e Uil organizzata a Crotone

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Abbiamo aderito, condiviso e sostenuto, insieme a tantissime persone accorse all’invito del sindacato, la manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil all’insegna dello slogan ‘Lavoro, dignità, legalità per cambiare Crotone’. Ancora una volta, il sindacato dimostra di essere un soggetto attrattivo e in grado di sintetizzare il disagio di un’intera città che reclama sviluppo e occupazione”. L’ha detto la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco che ha preso parte alla manifestazione. “Le proposte del sindacato sono affini alle proposte che noi tutti andiamo esponendo e che  la politica ha il dovere di tradurre in atti e azioni, per ridare la dignità che spetta a una importante città del Mezzogiorno. Insieme – sottolinea la consigliera regionale – dobbiamo far uscire Crotone dal cono d’ombra in cui è stata relegata”.  Aggiunge Flora Sculco: “Crotone e la sua provincia hanno davanti a sé sfide storiche che dobbiamo fronteggiare e i vincere, ad incominciare dal potenziamento delle infrastrutture: aeroporto, porto, sistema viario. Questa ‘106’ è diventata non soltanto inadeguata per le nostre esigenze di comunicazione e sviluppo, ma addirittura un serial killer: dalle istituzioni nazionali dobbiamo esigere interventi di modernizzazione immediati. Occorre -sottolinea la consigliera regionale –  puntare su ogni chance, incluse le disponibilità finanziarie messe in campo dall’Europa, da cui trarre sviluppo produttivo per ampliare le opportunità occupazionali e consentire ai nostri giovani l’inserimento nel mercato del lavoro. Ai giovani va proposto un itinerario d’inserimento nel mercato del lavoro che non siano i soliti ‘manifesti’ e proclami. La politica è chiamata a cambiare passo, metodi e ritmo nelle decisioni che debbono essere assunte con rapidità. La Calabria non può prescindere, nell’azione di generale rinnovamento, dalla storia plurimillenaria di Crotone, dalle sue potenzialità naturalistiche e della sua accentuata propensione alla democrazia”. Conclude Sculco: “C’è un risveglio del protagonismo nella società civile che le classi dirigenti non debbono deludere”.

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