Scuola, Dieni: nel caos di Villa San Giovanni la Provincia indichi responsabilità e soluzioni

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“Nel giorno in cui dovrebbe partire l’anno scolastico la situazione del Nostro-Repaci, a Villa San Giovanni, è nel caos, mentre la Provincia si arrabatta per impraticabili soluzioni tampone.” E’ con preoccupazione che la deputata  del Movimento 5 Stelle Federica Dieni tratteggia la condizione delle scuole secondarie nel comune, che, nonostante gli appelli dei mesi scorsi, è andata peggiorando sino al collasso.

“Come spesso accade – continua la parlamentare – quello che veniva bollato come allarmismo, si è dimostrato un pericolo concreto. La situazione che stanno vivendo gli studenti, gli insegnanti e il personale amministrativo dell’Istituto Nostro-Repaci sarebbe forse comprensibile in una città colpita da una catastrofe naturale, ma non in condizioni normali. Mentre si era già in totale emergenza, con la difficoltà di reperire locali grazie alle dissennate politiche del passato, si è scoperto che un immobile occupato dalla scuola era inagibile ed ora gli alunni saranno costretti ad avviare le lezioni in una condizione di disagio, mentre gli insegnanti dovranno dividersi tra 4 plessi, correndo da una parte all’altra della città. Anche le soluzioni provvisorie che si erano identificate per cercare di colmare le prime carenze, oltre a non essere sufficienti per questa nuova emergenza, presentano grandi punti interrogativi. I locali “Pool 22” (ex Asp), affittati e regolarmente pagati da maggio, sono infatti stati resi disponibili solo in questi giorni e saranno aperti agli alunni solo lunedì prossimo, mentre quelli dell’ex Mignon, che dovrebbero contenere sulla carta 8 aule, potranno ospitare solo 100 studenti, nonostante il canone sia versato per intero. Restano, anche in questo caso, dubbi, sollevati dai parenti del proprietario, sull’agibilità della struttura. Viene da chiedersi: com’è possibile che un immobile ritinteggiato solo da pochi mesi dentro e fuori venga poi scoperto inagibile? Qual è la soluzione prospettata per gli studenti, al di là di immaginifiche soluzioni provvisorie? Di chi sono le responsabilità? In quale paese normale una situazione di questo tipo verrebbe ritenuta accettabile?”

“Tra i (pochi) compiti della Provincia – termina la parlamentare – vi è quello di individuare gli edifici delle scuole secondarie. Dovrebbe pertanto essere inverosimile che a Villa San Giovanni si sia prodotta una situazione come quella che ho cercato brevemente di descrivere. Quello che si sta producendo ai danni del Nostro-Repaci è la prova della débacle completa di un’istituzione, la Provincia, che, ancor prima di passare il testimone alla Città Metropolitana, si è dimostrata di fatto un fallimento non solo a livello politico, ma anche  amministrativo.  Il disastro prodotto nell’edilizia scolastica a Villa San Giovanni, in cui si scopre improvvisamente l’inagibilità delle scuole e si vive della lucrosa macchina delle emergenze, è il frutto di clientelismo, egoismi, interessi personali. Tutti i nodi alla fine vengono al pettine, ma come spesso accade, a pagare sono i più deboli.”

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