Le abbondanti precipitazioni piovose degli ultimi giorni hanno, ancora una volta, fatto emergere la fragilità del territorio calabrese. Un problema su cui risulta necessario intervenire in maniera risolutiva. A tale scopo potrebbe risultare determinate l’apporto di Azienda Calabria Verde, l’ente regionale per la forestazione e per le politiche della montagna che ha assorbito l’Afor e le Comunità montane.
Calabria Verde, infatti, oltre ad attuare politiche di sviluppo volte a perseguire il concreto potenziamento delle funzioni produttive e sociali, compresa la valorizzazione industriale ed energetica della filiera foresta-legno, con pratiche improntate alla gestione forestale compatibile, svolge una importante funzione di tutela dell’ambiente e del territorio.
Una razionale riorganizzazione del lavoro degli operai forestali e dei sorveglianti idraulici, parallelamente ad una concreta pianificazione delle attività di amministrazione del territorio, potrebbe costituire un utile strumento di prevenzione dei problemi di dissesto idrogeologico.
Le criticità nell’attuale sistema sono tuttavia molteplici, a partire dal ritardo nella corresponsione delle retribuzioni, divenuta purtroppo una pratica “regolare” che spesso costringe i lavoratori a compiere plateali manifestazioni di protesta.
In un’ottica di semplificazione amministrativa, si potrebbe pensare ad una corresponsione diretta dei fondi dal Bilancio Regionale all’Azienda, senza l’ulteriore passaggio attraverso il Dipartimento Regionale dell’Agricoltura.
La valorizzazione delle abilità e l’utilizzo delle competenze acquisite dagli operai forestali non può prescindere dalla riqualificazione delle figure professionali con il riconoscimento dei livelli maturati negli anni precedenti nonché dalla previsione di selezioni per l’individuazione dei direttori dei lavori, capi cantiere e capi squadra
In conclusione, è necessario considerare gli operai forestali non come un problema, ma come una preziosa risorsa per il territorio calabrese.