I Carabinieri del Gruppo di Locri, con la collaborazione delle Compagnie di Bianco, Locri e Roccella Jonica hanno effettuato sei arresti nelle ultime 24 ore.
In particolare, nel tardo pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Africo Nuovo, collaborati da quelli dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” di Vibo Valentia, hanno arrestato in flagranza di reato di produzione di sostanze stupefacenti, Leo Favasuli, 44enne di Africo, il quale è stato sorpreso coltivare marjuana tra gli ortaggi.
L’uomo, nel corso di un servizio di rastrellamento finalizzato alla ricerca di piantagioni di cannabis indica, è stato trovato in possesso di 10 piante di marjuana, di altezza variabile dai 50 ai 70 cm, coltivate in un terreno di sua proprietà, ubicato poco fuori dal centro abitato, insieme ad altri ortaggi.
Al termine delle formalità di rito e dopo aver estirpato la piantagione, l’arrestato è stato tradotto presso la propria abitazione dov’è stato posto agli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo che avrà luogo stamane presso il Tribunale di Reggio Calabria.
L’arresto di Favasuli era stato preceduto, nel primo mattino, da quello di Pasquale Zappia, 47enne, disoccupato, anch’egli del luogo, pregiudicato, nei confronti del quale, sempre i Carabinieri della Stazione di Africo Nuovo hanno dato esecuzione a un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, dovendo egli espiare una pena di un anno di reclusione per un’evasione commessa a Melito di Porto Salvo l’1 giugno 2008, quando si trovava agli arresti domiciliari, sin dal 20 novembre 2007, a seguito dell’ulteriore notifica di un provvedimento emesso dal Ufficio di Sorveglianza di Reggio Calabria, con cui lo stesso era stato sottoposto alla misura detentiva della casa di lavoro in sostituzione della libertà vigilata, in quanto ritenuto soggetto pericoloso a seguito di pregressi reati commessi di rapina, furto aggravato e detenzione abusiva di armi, nonché di ripetute violazioni della misura di sicurezza della libertà vigilata a cui era sottoposto.
Terminate le formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Locri, a disposizione dell’A.G. mandante.
Mentre, i Carabinieri della Stazione di Caulonia, in ottemperanza alla revoca di un decreto di sospensione di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Reggio Calabria, ieri mattina hanno tratto in arresto Ilario Primerano, 23enne del luogo, in atto sottoposto alla sorveglianza speciale di p.s..
Il giovane –che dovrà scontare presso la Casa Circondariale di Locri la pena di 9 mesi di arresto, in quanto sottoposto il 20 marzo 2012 alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, non avrebbe provveduto al versamento della prevista cauzione di 1000 €uro – il 24 aprile scorso, era stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica per aver violato gli obblighi impostigli dal Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria allorquando sottoposto alla speciale misura di prevenzione. In particolare, i militari dell’Arma accertarono che il giovane aveva minacciato in più occasioni e con un coltello un suo concittadino, che – dopo giorni di paura – ha avuto il coraggio di recarsi dai Carabinieri della Stazione di Caulonia per denunciare le angherie subite. Fatti i dovuti riscontri che hanno confermato la denuncia sporta, gli operanti hanno applicato la rigida norma introdotta dell’art. 75 del Decreto Legislativo n. 159/2011 (meglio noto come il Codice Antimafia), che prescrive – anche a tutela di tanti comportamenti prepotenti che altrimenti andrebbero impuniti ovvero per cui è necessaria la querela della parte offesa – tra l’altro:
l’arresto da 3 mesi a 1 anno per il contravventore degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale;che, se tale l’inosservanza riguarda la sorveglianza speciale con l’obbligo o il divieto di soggiorno, si applica la pena della reclusione da 1 a 5 anni ed è consentito l’arresto anche fuori dai casi di flagranza.
Sempre ieri, i Carabinieri della Stazione di Mammola hanno tratto in arresto, in ottemperanza a un ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Locri, Marco Palmiere, 40enne del luogo,disoccupato, pregiudicato, il quale, a seguito di sentenza emessa il 21 febbraio 2013 dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria, divenuta definitiva il 29 giugno successivo, deve scontare la pena di 1 anno e 2 mesi di reclusione, poiché riconosciuto colpevole del reato di truffa, commesso il 28 gennaio.2009 in Cantù (CO).
Ieri sera, i Carabinieri della Stazione di Monasterace hanno arrestato, su ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare emesso dalla Procura della Repubblica di Locri, Rocco Grupillo, pensionato 69enne del posto, con precedenti di polizia. L’uomo deve scontare una pena di 6 mesi di arresto, poiché riconosciuto colpevole del reato di abusivismo edilizio in zona sismica, commesso in Monasterace il 16 dicembre 2008. Espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato ristretto presso la propria abitazione.
Invece, a Siderno, i Carabinieri della locale Stazione, hanno arrestato, su ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Locri, Roberto Pianta, un venditore ambulante 34enne del posto, dovendo egli essere sottoposto alla detenzione domiciliare per la durata di 6 mesi, per aver violato, il 19 agosto 2011, gli obblighi inerenti la sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza cui era sottoposto. L’arrestato, espletate le consuete formalità di rito, è stato conseguentemente condotto presso il proprio domicilio dove sconterà la pena.