La sentenza del Consiglio di Stato che ha retrocesso oltre novecento dipendenti con categoria D va esaminata senza demagogia. Una soluzione regionale è impossibile, semmai è possibile qualcosa a livello nazionale, ma la riflessione deve riguardare gli errori commessi in questo ventennio dalla Regione
Lo afferma il sen Antonio Gentile , coordinatore regionale Ncd.
La Regione Calabria, come ha segnalato il Mef- dice Gentile- comprende, insieme al Consiglio regionale, decine di posizioni di personale assunto senza concorso .
Si tratta di atti compiuti contro la legge che hanno escludo migliaia, anzi decine di migliaia di persone che non hanno potuto nemmeno partecipare
Gentile cita anche “ la decisione della precedente Giunta, su iniziativa del dipartimento risorse umane, di far scorrere la graduatoria dei dirigenti nonostante fosse stato violato il Patto di stabilità: ora questi dirigenti lavorano, ma chi può dire loro che sono illegittimi e che potrebbe arrivare un’altra sentenza a breve ?”
Noi parliamo il linguaggio della verità- continua Gentile – non quello della demagogia : la realtà è che in Calabria se ne sono infischiati della relazione del MEF e oggi iniziano a piangerne le conseguenze
L’assessore al personale, Antonio Viscomi- aggiunge il senatore – è persona seria e preparata , ma la situazione è complessa
I due enti regionali si guardano bene , ancora, dal rimuovere il personale senza titolo, che sta li pensando di avere diritti che invece non ha
Se non si interverrà radicalmente ora –conclude Gentile- domani potremmo essere travolti da una valanga .