Il Tribunale di Palmi, accogliendo quasi integralmente le richiesta della pubblica accusa, rappresentata dai magistrati della DDA di Reggio Calabria, Alessandra Cerreti e Roberto di Palma, ha comminato circa 150 anni di carcere ai 16 imputati nel processo denominato “Califfo”, che vedeva alla sbarra presunti affiliati della cosca di ndrangheta Pesce di Rosarno accusati a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso e intestazione fittizia di beni.
Al momento della lettura della sentenza in aula ci sono state urla e svenimenti.
Il procedimento “Califfo” è nato dopo il ritrovamento di un “pizzino“, scritto in carcere da Pesce Francesco detto “Testuni”, già condannato nel processo All Inside due giorni dopo il suo arresto avvenuto nell’agosto del 2011. Secondo gli inquirenti, in quelle poche righe, il lo stesso avrebbe impartito agli affiliati direttive di natura gestionale ed economica, ed in particolare con l’espressione “un fiore per mio fratello” avrebbe sancito il passaggio di consegne nella leadership al fratello Pesce Giuseppe.
La condanna più alta è stata disposta nei confronti di Pesce Giuseppe, per il quale la pubblica accusa aveva richiesto 27 anni di reclusione, mentre la moglie Ilenia Bellocco è stata condannata a 12 anni (14 anni la richiesta). Domenico Fortugno (difeso dagli avvocati Michele Novella e Andrea Alvaro)è stato assolto dal reato di associazione a delinquere di stampo mafioso e ha condannato lo stesso alla pena di anni 5 per il reato di intestazione fittizia, per i quali sono stati assolti altresì Maria Rosa Angilletta e Giuseppe Fabrizio (difesi dagli avvocati Nicola Rao, Contestabile e Mazza).
Di seguito tutte le condanne, tra parentesi le richieste dell’accusa:
Pesce Giuseppe anni 18 (27);
Saverio Marafioti , 14 anni e 8 mesi (18);
Domenico Sibio anni 14 (18);
Messina Rocco, Biagio Delmiro (16), Danilo D’Amico (16), Giuseppe Rao (17), Francescantonio Muzzupappa (16) e Francesco Antonio Tocco (16) anni 13e mesi 8 ;
Ilenia Bellocco anni 12 (14)
Domenico Fortugno anni 5 (18)
Maria Carmela D’Agostino, Demetrio Fortugno e Maria Grazia Spataro anni 2 e mesi 8 (4)
Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Novella, Santambrogio, Veneto, Contestabile, Mazza, Alvaro, Rao, Infantino e Vecchio.