Il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Catanzaro ha sequestrato 16 beni immobili, conti correnti e attività finanziarie per un valore di poco più di un milione e mezzo di euro ad una società di capitali del settore farmaceutico, con sede in una località della provincia, ed ai suoi rappresentanti legali, padre e figlio, dei quali non sono state rese note le generalità.
Il sequestro è stato eseguito su disposizione della Procura regionale della Corte dei conti per la Calabria, diretta da Rossella Scerbo, a conclusione dell’iter giudiziario che, su richiesta formulata dal sostituto procuratore Davide Vitale, aveva portato, nel giugno scorso, alla condanna dei due destinatari del sequestro, ritenuti responsabili di un danno erariale corrispondente all’importo del sequestro, per avere posto in essere, secondo l’accusa, una frode ai danni del Ministero dello Sviluppo economico in relazione ad un finanziamento dell’Unione europea di oltre 5 milioni di euro.