I militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, hanno sequestrato beni per 255 mila euro ad un pensionato, residente in provincia di Catanzaro, indagato per usura, estorsione ed auto-riciclaggio.
Il provvedimento è stato disposto dal Gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura.
Il sequestro scaturisce fa seguito a indagini patrimoniali svolte dal Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria del capoluogo calabrese, all’esito delle quali è stato possibile accertare una ingente sproporzione tra il valore del patrimonio accumulato nel tempo dall’indagato (già dipendente dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, ora in pensione) e le fonti di reddito lecite riconducibili a lui e al suo nucleo familiare.
L’uomo era stato arrestato in flagranza, nel giugno del 2020, dai carabinieri della Compagnia di Soverato dopo che era stato colto nell’atto di ricevere un imprenditore del basso Ionio catanzarese, una busta contenente 500 euro, corrisposta quale pagamento di parte degli interessi usurati pattuiti in relazione ad un prestito precedentemente erogato. Nel corso delle successive indagini erano stati ipotizzate ulteriori condotte usurarie a danno di altri due imprenditori della zona