I nerazzurri quest’estate sembrano essere i protagonisti del mercato e non solo, con l’obiettivo evidente di colmare il gap dai campioni d’Italia della Juventus. L’Inter viene da stagioni difficili (ultimo trofeo fu la Coppa Italia nel 2011) e i tifosi, visto la poca abitudine ad un digiuno di vittorie così vasto, si augurano che la prossima stagione la propria squadra sia protagonista e possa aprire un ciclo di successi che manca ormai dall’anno del triplete. Per poter mettere su un progetto vincente c’è bisogno di cambiamenti radicali, sotto tutti i punti di vista. Negli ultimi due anni i nerazzurri hanno agguantato la qualificazione alla Champions League all’ultima giornata ma per far felici i tifosi serve sicuramente qualcosa in più. Questo qualcosa in più si sta mostrando in maniera netta soprattutto nell’ultimo anno in cui sono stati molti i miglioramenti, dall’organizzazione societaria al calciomercato fino ad arrivare alla comunicazione. Sono molti i punti che hanno favorito questo sviluppo generale, ma noi ne analizzeremo solo cinque ovvero quelli fondamentali.
LA SOCIETÀ I miglioramenti attuati all’interno del settore societario sono stati importanti e molteplici. A cominciare dal cambio di proprietà nel 2016 quando il presidente indonesiano Thohir cede il 68,55% delle quote a Suning, una holding cinese che opera – oltre che nello sport – anche nei settori immobiliari e nei servizi finanziari. Nel 2018 Suning è diventata la seconda società privata più ricca della Cina con un fatturato di circa 70 miliardi di euro. L’Inter dunque è in buone mani e ha una società solida con Steven Zhang presidente, Javier Zanetti vice-presidente e Piero Ausilio direttore sportivo. Ma manca ancora qualcuno all’interno dell’area amministrativa che riesca ad essere un mediatore e che abbia anche l’esperienza necessaria a comunicare con i giornalisti. È cosi che il 13 dicembre 2018 viene ufficializzato Beppe Marotta, che aveva abbandonato poco tempo prima proprio la Juventus, come nuovo amministratore delegato. Questa scelta da parte della società nerazzurra è importante non solo dal punto di vista societario, ma anche dal punto di vista della comunicazione e del calciomercato che saranno analizzate in seguito.
LA COMUNICAZIONE Se c’è una società in Italia che eccelle in quanto a comunicazione quella è proprio l’Inter. Non solo perché i nerazzurri hanno in casa Beppe Marotta, che si contraddistingue per le sue abilità comunicative davanti alle telecamere e per gli ottimi rapporti che intrattiene coi giornalisti, ma anche perché l’Inter ha inaugurato due anni fa la sua nuova casa digitale: Inter Media House. Quest’area si trova esattamente dov’era la vecchia “Pinetina”, che è stata completamente ristrutturata a partire dalla sala stampa fino ad arrivare agli studi di Inter TV. Questo rinnovamento è stato attuato per coinvolgere maggiormente i tifosi interisti in Italia e non solo, visto che lo scopo principale di Inter Media House è l’entertainment, cioè l’intrattenimento. Dunque, da questa visuale, importante citare anche la creazione dell’Inter Official App, un’applicazione solo per i tifosi. Anche dal punto di vista dei social network la divulgazione delle notizie da parte dell’Inter è molto valida: basta vedere il video della presentazione di Antonio Conte su Instagram oppure quello di Godin con il suo discorso molto grintoso sull’anima uruguaiana. Almeno dal punto di vista comunicativo, l’Inter sembra un gradino sopra a tutte le altre squadre di Serie A con i tifosi che sperano che tale supremazia si verifichi anche sul campo.
IL CALCIOMERCATO Circa una settimana fa l’amministratore delegato Marotta rilasciava queste dichiarazioni: “Ci sono due giocatori che non sono centrali in questo momento nel progetto Inter. Mi riferisco a Nainngolan e a Icardi”. Ormai la vicenda legata a questi due giocatori è ben conosciuta da tutti e, in attesa di risolverla nel più professionale dei modi, l’Inter si è mossa sul mercato in maniera importante. Il colpo delle ultime ore è sicuramente Nicolò Barella, centrocampista in arrivo dal Cagliari dopo una lunga trattativa. Abbiamo prima citato l’uruguagio Godin, preso a parametro zero, il quale completerà la difesa a tre con de Vrij e Škriniar. A centrocampo Stefano Sensi è un colpo rilevante anche se bisogna vedere con quanta frequenza sarà utilizzato da Conte. Un altro acquisto ufficiale, che rappresenta però un’incognita, è Valentino Lazaro, giocatore dotato di un grande dribbling e di una grande corsa e capace di giocare su entrambe le fasce. Anche i nomi accostati ai nerazzurri non sono niente male: si tratta con il Manchester United per il centravanti belga Lukaku, mentre si cerca un’intesa con la Roma per il bosniaco Dzeko. I tifosi non si augurano il finale della scorsa campagna acquisti – con Modric e Vidal che sembravano cosa fatta,
ma c’è da dire che, solo tre anni fa, queste trattative sembravano impossibili. Il calciomercato all’altezza dell’Inter non è dovuto solo alla bravura di un dirigente come Marotta, ma anche dall’uscita della società dal Settlment Agreement concordato con l’Uefa nel 2015 per le violazioni del Fair Play Finanziario. La società nerazzurra ha dunque possibilità di fare un mercato di rilevanza dopo tanti anni e non sta di certo deludendo le attese. Anche le avversarie principali però non sono da meno, con la Juventus che si assicura Rabiot e Ramsey in attesa di chiudere per de Ligt, e il Napoli che puntella la difesa con Manolas e non molla James Rodriguez. Sul mercato si può rilevare una lotta molto serrata e perciò si spera che sia solo l’anticipazione di un campionato avvincente e in bilico fino alla fine.
L’ALLENATORE “È un duro, ma per me è un fenomeno. Mi ha sorpreso molto, per lui ogni partita è una finale, vuole sempre vincere, non si accontenta mai. È un maniaco del lavoro, ma poi i risultati si vedono in campo”. Queste sono le parole di Carlitos Tevez su Antonio Conte. Già, perché un allenatore che conquista due promozioni in Serie A prima col Bari e poi col Siena, un allenatore che riporta la Juventus post-Calciopoli sul tetto d’Italia, un allenatore che con la nazionale italiana, con una delle rose peggiori di sempre, per poco non vince l’Europeo, un allenatore che va al Chelsea e vince la Premier League al primo anno e la FA Cup al secondo anno è sicuramente uno dei migliori sulla piazza. La sua dote migliore è quella di far rendere giocatori all’apparenza normali al massimo delle loro potenzialità, soprattutto grazie al suo lavoro dal punto di vista motivazionale. Una statistica importante che riguarda il tecnico leccese, e che mette paura a tutte le squadre avversarie, è soprattutto quella di vincere subito il campionato alla sua prima stagione completa (Bari, Siena, Juventus, Chelsea) e per questo i tifosi nerazzurri si augurano che Conte prosegua questo andamento anche sulla panchina dell’Inter. Unico neo che riguarda Antonio Conte potrebbe essere dovuto al suo passato bianconero, ma i tifosi sembrano averlo ben accolto anche perché l’Inter non è protagonista da tanti anni e per essere tale c’è bisogno di un condottiero come allenatore. Antonio Conte rappresenta dunque il profilo ideale per una squadra vincente da rilanciare, visto anche le sue esperienze alla Juve, in Nazionale e al Chelsea.
L’ENTUSIASMO DEI TIFOSI Infine, l’ultimo punto che sarà analizzato e che è figlio dei precedenti quattro non riguarda direttamente la crescita della società Inter ma la sua tifoseria. Infatti, i supporters nerazzurri non vedono l’ora che inizi il campionato poiché le premesse sono ottime e le aspettative abbastanza alte. L’obiettivo, non dichiarato apertamente perché siamo ancora in fase di preparazione pre-stagionale, è quello di dare più fastidio possibile alla Juventus campione in carica oltre quello di fare una buona Champions League e di tentare di vincere la Coppa Italia. È chiaro che l’Inter abbia deciso di cambiare rotta in molti settori per riconquistare soprattutto la fiducia dei tifosi che è andata un pò scemando negli ultimi anni. Detto ciò, l’entusiasmo di una qualsiasi tifoseria può facilmente tramutarsi in delusione in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati. Quindi la società, lo staff tecnico e i giocatori dovranno essere bravi a digerire le critiche nei momenti di difficoltà, che sono normali nell’arco di una stagione, perché l’Inter è da sempre una squadra che riesce a emergere quando nessuno ci crede più come ad esempio è avvenuto nelle ultime due stagioni.
Marco D’Agostino