Si è conclusa Festa di LiberEtà 2014 Cgil

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“I nostri padri della Magna Grecia erano consapevoli che l’oligarchia spesso sfocia in tirannia. Forti del loro insegnamento, dico che in Calabria bisogna uscire dai tatticismi e dalle decisioni di palazzo, è bene tornare alla democrazia. Le primarie sono lo strumento attraverso le quali essa si esplica per la scelta di leader e programmi. Solo così si potrà superare il disastroso e per nulla trasparente ‘modello Scopelliti’ e dare priorità a misure concrete per il lavoro”. E’ netto e chiaro Giovanni Donato, segretario della Cgil di Cosenza, nelle sue conclusioni al secondo dibattito organizzato nell’ambito della Festa di LiberEtà 2014. Un dibattito che ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico e un contributo di qualità dai relatori, anche grazie alle precise e puntuali domande della moderatrice: Brunella Solbaro, dirigente della Cgil di Cosenza.

Sull’esigenza di svolgere le primarie si è soffermato pure Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza. “Ho chiesto che le primarie si svolgano fuori dalle sedi di partito, utilizzando l’apposita legge regionale, per garantire il massimo della regolarità; i costi sarebbero di circa centomila euro – ha detto –. Io mi sono candidato per mettere la mia esperienza e i risultati raggiunti alla Provincia di Cosenza a disposizione del cambiamento, mi auguro che non venga impedito di misurarmi. Naturalmente, se dovessi perdere le primarie, sosterrò lealmente il vincitore”. Il progetto che Oliverio intende portare avanti si poggia su un’occupazione di qualità, sulla crescita delle imprese, sui servizi e l’innovazione, su una burocrazia moderna.

“Le primarie si devono fare e il candidato migliore è Oliverio – ha sottolineato Enza Bruno Bossio, deputato Pd -. Il prossimo governo regionale dovrà essere diverso da quelli degli ultimi venti anni che hanno fallito, e non sempre per colpa del centrodestra. Di fronte al rischio di default sociale, bisogna adottare misure efficaci, a partire da una forma di reddito minimo”. Massimo Misiti, di Prospettive future, non ha escluso che il suo movimento possa presentare a breve un proprio candidato alle primarie. Mario Melfi, segretario regionale di Sel, ha ribadito il sostegno al sindaco di Lamezia, Gianni Speranza. “Se poi dovesse emergere il cosiddetto papa nero, valuteremo come comportarci” ha aggiunto.

Le conclusioni, come detto, sono state affidate a Donato che ha chiesto politiche europee dirette alla crescita e all’occupazione, ha denunciato l’assenza del Mezzogiorno dall’agenda di governo, ha bocciato alcune proposte dell’esecutivo Renzi “che trattano il lavoro come merce da ‘pagare’ il meno possibile, oppure che mettono a rischio  più di ventimila lavoratori che usufruiscono degli ammortizzatori sociali in deroga soltanto in Calabria”. Donato, infine, ha illustrato alcune proposte della Cgil per la Calabria: rilancio delle aree montane, centralità alla green economy, la messa in sicurezza del territorio, la necessità di investimenti pubblici e di grandi gruppi come Eni, Enel, Finmeccanica e Trenitalia.

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