Da qualche giorno sono fermi i telecomandati degli ospedali di Polistena e Gioia Tauro, apparecchiature radiologiche necessarie per fare diagnosi agli ammalati ricoverati e ai cittadini della Piana di Gioia Tauro. Nonostante la tempestiva segnalazione indirizzata ai responsabili della Direzione dell’Aziendale Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, ad oggi, non è stato disposto l’intervento tecnico di riparazione. Nel frattempo, il Dott. Cordopatri Direttore delle radiologie della Piana, ha provveduto a far convergere i pazienti presso l’unica radiologia dove è presente un telecomandato funzionante, quella dell’ex ospedale di Palmi, attivandone il funzionamento sulle 24 ore.
Questo scenario è alquanto sconcertante se ci fermiamo un attimo per riflettere sui costi del personale e delle ambulanze necessari per il continuo trasferimento di ammalati dagli ospedali di Polistena e Gioia Tauro verso Palmi. Se poi a questi costi si aggiungono i tempi lenti della diagnosi/cura e il grave disagio imposto agli ammalati contornato dall’elevato rischio per la salute dell’ammalato critico, l’ennesimo piattino di mala sanità è servito a dovere.
In verità si può affermare la consapevole presunzione di chi intende spendere di più e mettere a rischio la salute delle persone sofferenti, trascurando l’obbligo istituzionale di un tempestivo intervento per riparare queste indispensabili attrezzature radiologiche.
Insomma, ancora una volta ci troviamo costretti a registrare l’ennesima beffa propinata all’ignaro ammalato costretto a pagare una Servizio Sanitario Pubblico inefficiente, sicuramente per colpe delle passate gestioni ma, con una scarsa visione nell’affrontare l’attuale emergenza.
A breve, l’ASP di Reggio Calabria, dovrà assumere personale Medico e Tecnico per rafforzare l’organico di Radiologia. Forse sarebbe utile affrettarsi per riparare queste attrezzature.
REGIONE CALABRIA
IL SEGRETARIO GENERALE S.U.L.P.I.
Giuseppe Gentile