Brilli : Il Sindaco manipola consenso avuto e agisce da podestà

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Riceviamo e pubblichiamo 

 
Il sindaco ( non l’assessore al ramo bilancio) risponde in prima persona ad una critica politica di sostanza fatta da un esponente politico -che io ritengo legittimato- non solo per le cariche- ma dal fatto che ha dato un contributo FONDAMENTALE alla vittoria di questa amministrazione. E che ha preso molti più voti personali del candidato del sindaco alle elezioni provinciali. 
Quindi — al di là dell forma in cui si esprime la critica occorrerebbe sempre seguire un canone includente . Perchè il criticare un comportamento come paranoico e poi , correttamente dare una risposta, fa pensare ad una paranoia parallela del sindaco rispetto alle critiche. 
2. La risposta nel merito, è corretta, puntuale e condivisibile ( io la condivido) e bastava questa. 
3. A maggiore ragione sarebbe soverchiata se fosse stata data per tempo al consiglio comunale o alla commissione bilancio. 
O se il Comune avesse fatto una nota stampa.Sono questioni che toccano le economie( difficili) d tante famiglie.
4. Non vorrei apparire a mia volta preso da paranoia se dico che in effetti l’assessore al bilancio, secondo me, non solo non ha comunicato questa scelta 
dell’amministrazione,( ma che appare di competenza del Consiglio comunale) ma probabilmente non la conosceva proprio.
concludo.
Si può manipolare il consenso avuto e che adesso non si ha più, ma se il sindaco non si fida di nessuno dei suoi assessori, se agisce da podestà , se ancora non ha assegnato la delega ai LLPP nonostante gli impegni presi e la delicatezza del settore , se tende a rappresentare sè stessa come una vittima, se consenta ad un suo assessore “GRAVISSIME INCOERENZE” che lei rimprovera aspramente ai consiglieri che la criticano. Se tutto questo avviene nessuno dica che lo si fa per il bene di Rosarno.
Ing Michele Brilli
già assessore comunale

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