Sisma centro Italia : Polemiche reiterate e solita noncuranza “all’Italiana”

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Non bastassero le macerie e la gente “defraudata” delle proprie abitazioni, edificate coi risparmi e i sacrifici di una vita ; non bastassero i circa quasi tremila sfollati coartati nel vivere in delle tendopoli; non bastassero le quasi trecento vittime, bilancio purtuttavia provvisorio, difatti mancherebbero all’appello ancora forse un paio di dispersi; non bastasse la sventura di chi ha perso tutto,persino famiglia o bambini. No, non occorre tutto questo. In Italia,tutto si enfatizza e viene reso noto solo dopo le stragi,quando oramai le vite umane sono spezzate,sventrate alla vita. E inizia il bailamme delle solite endemiche scaramucce politiche demagogiche e del solito scaricabarile all’italiana. Quanti fondi sono stati stanziati per la costruzione,o,meglio l’ammodernamento e la messa in sicurezza della scuola di Amatrice, paese senz’altro che più d’ogni altro con le sue duecentotrentadue vittime, porta i segni e le ferite della strage?. Di questo non ci è dato sapere,se non in maniera del tutto ipotetica, perchè ciascuno spinge come si dice in questi frangenti l’acqua al proprio mulino . Solo ora è iniziata l’inchiesta coi faldoni raccolti per quanto possibile sia,visti gli ingenti danni causati dal sisma, e i carteggi che si trovano sotto dei cumuli macerati, dagli agenti della Gdf. In augurio che non sia l’ennesima sequela di chiacchere iniziali,e una volta spenti i riflettori degli organi di comunicazione,questi poveri superstiti vengano abbandonati nel nulla. Perchè è vero come ha detto il vescovo di Rieti che “l’uomo uccide non il sisma che da sempre esiste”; ma qui in Italia il malcostume e le cattive abitudini purtroppo permangono e non accennano a chetarsi negli animi di una politica scellerata,la quale invece di mettere in sicurezza con le dovute e opportune manutenzioni i centri storici più flebili,stante le esperienze passate di sismi altrettanto simili (vedasi l’Aquila ad esempio), si perde in un futile e alquanto solito chiacchiericcio da bar nel mentre la gente inerte e inerme assiste ai drammi . Non occorre che vi siano solo drappi e lutti nazionali,sarebbe opportuno come dicevano gli antichi romani : “prevenire”. Ma qui in Italia tutto ciò sembra una chimera. E i discorsi si avviluppano mentre la gente muore e non si capacita, come nel duemilasedici possano accadere drammi e tragedie simili. Il tutto mentre nei salotti e negli scranni dei politici le parole volano ma di fatti non se ne vede nemmeno l’ombra .

Francesco Grossi

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