Il titolare di un impianto di betonaggio è stato denunciato da personale del Nucleo Operativo Polizia Ambientale della Guardia costiera di Corigliano Calabro e della Polizia Locale di Trebisacce, con l’accusa di danneggiamento, gettito pericoloso di cose, distruzione e deturpamento di bellezze naturali.
Gli accertamenti compiuto sulla base di alcuni indizi come acque di dilavamento e prima pioggia con presenza di residui di materiale cementizio, verosimilmente provenienti dal cementificio hanno determinato un’alterazione dello stato dei luoghi interessando un fosso di scolo ed un tratto di sterrato di circa 200 metri lineari, lungo la fascia costiera sottoposta a vincolo paesaggistico.
A seguito delle attività è scattato il sequestro preventivo di 5 pozzetti grigliati pluviali ubicati nel piazzale della struttura, un collettore finale di scarico che incanala le acque provenienti da vasche di decantazione, un fosso di scolo lungo circa 200 metri lineari che collega il collettore all’arenile e di un tratto di sterrato avente un’estensione di 200 metri lineari circa, perpendicolare al fosso di scolo.
Al titolare dell’impianto è stata lasciata la facoltà d’uso dell’attività.