La Preside Russo, ieri, nel corso della “Lezione di legalità”, alla quale, hanno preso parte oltre duemila persone tra studenti, docenti, dirigenti scolastici, giornalisti, sindaci, esponenti del mondo culturale e del volontariato, ha annunciato di lasciare Rosarno.
“Nel 2019, alla scadenza del contratto, ho deciso di andare via da Rosarno come dirigente scolastico e, con effetto immediato, dismetto ogni ulteriore impegno istituzionale, compresa la gestione dei beni confiscati alla mafia assegnati alla scuola, che il Collegio dei docenti ha deliberato all’unanimità, su mia proposta, di restituire alla Procura di Reggio e al Prefetto”.
Immediata la reazione ed il sostegno delle associazioni.
“La vicenda narrata dalla Preside Mariarosaria Russo ha dell’inverosimile! Rosarno deve ringraziarla per tutto quello che ha fatto in questi 10 anni di dirigenza dell’Istituto Superiore “R. Piria” e per aver condotto una battaglia concreta ed effettiva contro il “malaffare” di ogni genere e natura. Così come tutti gli studenti e genitori devono stare attorno alla loro Preside che ha indirizzato i ragazzi verso il bene e verso la vera legalità. I risultati eclatanti sono sotto gli occhi di tutti e non meritano sicuramente ulteriori commenti. La preparazione degli studenti del Piria è riconosciuta a livello internazionale e, quindi, anche sotto tale aspetto un plauso alla nostra “Preside coraggio”. Le nostre associazioni e tutti gli iscritti si stringono fortemente accanto alla Russo e chiedono alle Istituzioni di assumersi quelle responsabilità civili e democratiche che gli spettano senza “se” e senza “ma”. La restituzione dei beni confiscati assegnati all’Istituto Superiore “R. Piria” è una sconfitta pesante dello Stato e un favore alla ‘ndrangheta. Ci aspettiamo che tutte le Autorità chiamate in causa (Prefetto, Procura di Reggio Calabria, Ministero degli Interni e Presidente della Repubblica) intervengano decisamente per chiarire ogni cosa e per consentire alla Russo di proseguire nel suo virtuoso cammino e nell’interesse esclusivo degli studenti e della comunità ove opera.”
Francesco Rao (Presidente associazione Solidarietà Medma)
Caterina Paolillo (Presidente associazione Patto di Solidarietà)