“Per la statale ionica 106 non servono commissioni di inchiesta ma stanziamenti per incrementarne la sicurezza.” I deputati del Movimento 5 Stelle Federica Dieni, Dalila Nesci e Paolo Parentela così commentano il loro no ad una commissione ad hoc sulla strada calabrese.
“Proporre una commissione d’inchiesta parlamentare sulla statale ionica – proseguono i pentastellati – corrisponde ad una perdita di tempo e ad un inutile spreco di soldi pubblici. Le commissioni d’inchiesta, innanzitutto, vengono istituite tramite legge, con tutte le lungaggini e le incertezze del caso. In secondo luogo la materia delle commissioni d’inchiesta riguarda fenomeni estesi e complessi, come il terrorismo o l’immigrazione, su cui il Parlamento ha gli stessi poteri dell’autorità giudiziaria. Sulla statale Ionica 106 non c’è alcun mistero da chiarire: si sa da anni quali sono gli interventi necessari e certo non è il Parlamento, un organo politico, che deve indicarli. Ciò che serve sono stanziamenti da parte del Governo ed un’azione da parte dell’Anas. La nostra proposta è stata avanzata in una mozione del Movimento 5 Stelle a prima firma di Paolo Parentela votata nel settembre scorso e in altri atti parlamentari. In essi si formulano impegni al Governo, non la richiesta di ulteriori discussioni. Qualsiasi ipotesi diversa non risolve i problemi della ionica ma, al contrario, è un comodo sistema per politicizzare la questione rimandando le soluzioni vere. ”