I vari Decreti dei Commissari alla Sanità della Regione Calabria hanno statuito l’organigramma delle Strutture Complesse, Semplici e Dipartimentali ma, l’ASP di Reggio Calabria lascia incompiuti gli avvisi per assegnare gli incarichi nelle varie Unità Operative. Ciò detto, diventa difficile capire la scarsa sensibilità presente in una importante fase decisionale della Direzione Aziendale, atteso che questo scenario lascia spazio all’incertezza e a tutta una serie di contenziosi per mansioni superiori svolte nelle varie Unità Operative e Servizi definiti Strutture Complesse ma privi di Direttore.
L’assetto organizzativo e gli incarichi provvisori, assegnati ai sensi dell’art. 18 comma 4 del CCNL 1998/2001, ovvero l’Art. 17 bis del Dlgs 502/1992(in tal caso l’incarico può durare sei mesi prorogabili fino a dodici), così come è stato applicato, lascia spazio a proroghe al di fuori del limite massino di mesi 12. In alcuni casi il danno aziendale assume un doppio aspetto poiché, mentre da un lato l’incarico non ha prodotto risultati positivi ma ha determinato la contrazione delle prestazioni storicamente offerte all’ammalato, dall’altro si fa finta di non vedere le proroghe illegittime utilizzate successivamente per fare causa all’azienda al fine di ottenere il riconoscimento di mansioni superiori. Quindi, non solo Unità Operative lasciate allo sbando, ma anche contenziosi per incarichi sbagliati e reiterati nel tempo.
La cartina di tornasole è alquanto deprimente se andiamo a leggere le memorie difensive presentate dall’ASP in contenziosi promossi dai dirigenti dinnanzi al Giudice del Lavoro, dove, è la stessa ASP a dichiarare l’illegittimità della proroga dell’incarico oltre i 12 mesi, affermando che alla scadenza dei 12 mesi, l’incarico va assegnato a rotazione agli altri dirigenti in graduatoria. Questo vale come difesa davanti al Giudice ma nella realtà gli incarichi vengono prorogati oltre i 12 Mesi con disposizioni di servizio che la Direzione dell’ASP fa finta di non vedere.
L’altro aspetto riguarda gli incarichi non ancora assegnati a fronte di procedure già avviate e rimaste sospese. In alcuni casi, i Dirigenti responsabili di Unità Operativa e/o Servizio Complessi, hanno fatto ricorso ed ottenuto il riconoscimento delle mansioni superiori, altri ancora sono pronti a fare ricorso al Giudice del Lavoro per ottenere lo stesso diritto.
Or dunque, perché non bisogna rispettare le Leggi dello Stato e le Normative Contrattuali che regolano questa materia e completare l’iter amministrativo assegnando gli incarichi di Struttura Complessa, Semplice e Dipartimentale in tutte le Unità Operative e Servizi dove la figura apicale è assente?
Sarebbe ora che il Commissario Straordinario dell’ASP non si limitasse soltanto all’approvazione del Piano delle Attività Aziendali ma si determinasse sull’assegnazione degli incarichi, non solo per evitare contenziosi ma per dare il giusto riconoscimento e responsabilità gestionale a tutte le strutture dove non è stato ancora assegnato l’incarico stabilito dai Decreti Regionali.
REGIONE CALABRIA
IL SEGRETARIO GENERALE S.U.L.P.I.
Giuseppe Gentile