Riceviamo e pubblichiamo
Pare che la Commissione Straordinaria del Comune di Reggio Calabria abbia dato disposizioni al Settore Affari Generali per procedere, con il mese corrente, alle trattenute sullo stipendio dei dipendenti comunali reggini per le parti economiche relative alla Progressione Economica Orizzontale.
Ci chiediamo se sia una maniera di festeggiare il prolungamento del periodo commissariale al Comune di Reggio Calabria, i cui benefici aspettiamo ancora di vedere.
E pare, anche, che si stia convocando per mercoledì prossimo il tavolo tecnico congiunto di parte pubblica e sindacale per la sottoscrizione dell’accordo sulla cosiddetta “rinegoziazione” dei contratti decentrati integrativi ( che riguardano un periodo di una quindicina di anni addietro) e che dovrebbe rivedere i criteri di assegnazione della PEO, a suo tempo debitamente approvati e sottoscritti, per rimuovere le criticità evidenziate nella relazione ispettiva del MEF, mai sufficientemente e tempestivamente contestate dagli organi comunali.
Si ripropone il medesimo accordo che abbiamo già rigettato motivatamente e con nota scritta depositata in sede di riunione, e che ci siamo rifiutati di condividere per una logica che continua ad essere punitiva, a nostro avviso, esclusivamente nei confronti dei lavoratori comunali. La stessa logica che continua ad essere iniqua in quanto nemmeno pensa di sfiorare le responsabilità vere della situazione creatasi che risiedono nelle varie Giunte Comunali che si sono susseguite nel tempo, nelle Direzioni gestionali dell’Amministrazione cittadina e negli stessi Revisori dei Conti comunali.
Questa rideterminazione creerebbe un gravissimo pregiudizio per i lavoratori comunali che, legittimamente, hanno percepito quei benefici contrattuali e sarebbe un colpo alle successive contrattazioni aziendali.
Oggi potrebbe colpire in maniera particolare quei dipendenti a cui vengono contestate una o più annualità di PEO, in quanto con maggiore anzianità di servizio; ma, inevitabilmente si riverberebbe su tutte le partite contrattuali ancora in sospeso e, quindi, su tutti i dipendenti comunali.
Per questi evidenti motivi chiediamo alle altre Organizzazioni Sindacali di non firmare il protocollo che sarà sottoposto nei prossimi giorni e che, comunque, va assoggettato al giudizio dei lavoratori mediante referendum confermativo. E per gli stessi motivi, e per un senso di opportunità, chiediamo nuovamente che vengano bloccate tutte le procedure amministrative per l’attribuzione delle Alte Professionalità e delle Posizioni Organizzative che comporterebbero una spesa di oltre 500.000 euro l’anno e solo per pochissimi dipendenti.
Il S.U.L. chiede a tutte le parti pubbliche e sindacali un atto di responsabilità e di prudenza. Abbiamo già riunito il nostro Ufficio Legale e siamo intenzionati ad offrire gratuitamente tutte le tutele legali possibili ai dipendenti che volessero ricorrere contro eventuali provvedimenti lesivi del loro stipendio. Le procedure che potrebbero essere avviate nei prossimi giorni corrono il rischio di essere inficiate da palesi forme di illegittimità formale e sostanziale e si rischia un contenzioso molto corposo e molto costoso per le casse comunali, già sufficientemente dissestate.
Saremmo lieti di evitare un contenzioso giudiziario, ipotesi praticabile se solo ci fosse la volontà di risolvere i problemi sul tappeto senza una ulteriore penalizzazione dei dipendenti comunali. In questo caso saremmo pronti a dare il nostro contributo per trovare eque soluzioni su problematiche che angosciano i dipendenti comunali.
p. Coordinamento S.U.L. p. RSU aderenti al SUL
Aldo Libri Nino Lopresto